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Microscopia elettronica e cryo-EM

La microscopia elettronica, con tecniche come TEM, SEM e cryo-EM, rivela dettagli nanometrici di materiali e strutture biologiche. Joachim Frank ha innovato la cryo-EM per immagini ad alta risoluzione di proteine, mentre i nuovi rilevatori elettronici migliorano ulteriormente le capacità di queste tecniche.

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1

I microscopi elettronici, come il ______ elettronico a trasmissione (TEM) e il ______ elettronico a scansione (SEM), raggiungono risoluzioni ______ elevate.

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microscopio microscopio molto

2

Il SEM può essere usato in modalità ______ per studiare composizione e morfologia dei materiali, ma ha una risoluzione ______ rispetto al TEM.

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STEM inferiore

3

Vetrificazione in cryo-EM

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Raffreddamento rapido del campione a temperature criogeniche per prevenire la formazione di cristalli di ghiaccio che danneggerebbero la struttura.

4

Risoluzione in cryo-EM

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Lunghezza d'onda degli elettroni consente alta risoluzione, ma il contrasto è una sfida.

5

Drift termico in cryo-EM

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Movimenti indesiderati del campione durante l'acquisizione delle immagini causati da variazioni di temperatura.

6

Il processo ideato da Frank inizia con il posizionamento di una soluzione di ______ su una griglia per ______, seguito da un rapido congelamento per analisi.

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proteine microscopia elettronica

7

Importanza della conformazione proteica

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Le conformazioni delle proteine sono essenziali per la loro funzione biologica e rispondono a stimoli variabili.

8

Cryo-EM e struttura proteica

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La cryo-EM permette di studiare la struttura delle proteine ma è limitata nell'analizzare la loro dinamica.

9

Risoluzione vs. diversità conformazionale

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Per osservare diverse forme proteiche, alcuni ricercatori accettano una risoluzione inferiore con la cryo-EM.

10

I rilevatori di elettroni catturano gli elettroni ______ e li trasformano in un segnale ______, aumentando la qualità delle immagini.

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incidenti digitale

11

La modalità ______ del TEM è utile per analizzare la composizione elementare dei campioni, rilevando i raggi X prodotti dall'interazione ______.

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STEM elettroni-campione

Q&A

Ecco un elenco delle domande più frequenti su questo argomento

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Microscopia Elettronica: Principi e Applicazioni

La microscopia elettronica è una tecnica avanzata che consente di osservare strutture su scala nanometrica, superando i limiti della microscopia ottica tradizionale. Utilizzando fasci di elettroni ad alta energia invece di luce visibile, i microscopi elettronici, come il microscopio elettronico a trasmissione (TEM) e il microscopio elettronico a scansione (SEM), possono raggiungere risoluzioni molto elevate. Il SEM, in particolare, può essere utilizzato in modalità STEM (Scanning Transmission Electron Microscopy) per analizzare la composizione e la morfologia dei materiali. Tuttavia, la risoluzione del SEM è generalmente inferiore a quella del TEM, che può visualizzare dettagli fino al livello atomico. Per migliorare il contrasto nelle immagini SEM, si può ricorrere allo staining, che nel contesto dei nanotubi può essere effettuato depositando nanoparticelle d'oro sulla loro superficie. Questo metodo, però, non consente di risolvere l'organizzazione atomica in dettaglio.
Microscopio elettronico a trasmissione grigio scuro in laboratorio con tavolo da lavoro e strumenti, illuminazione soffusa, nessuna presenza umana.

Cryo-Electron Microscopy: Innovazioni e Sfide

La cryo-electron microscopy (cryo-EM) è una tecnica potente per lo studio di strutture biologiche, come le proteine, in uno stato vicino a quello nativo. La vetrificazione, ovvero il raffreddamento rapido del campione a temperature criogeniche, previene la formazione di cristalli di ghiaccio che potrebbero danneggiare la struttura del campione. La lunghezza d'onda degli elettroni utilizzata in cryo-EM offre una risoluzione elevata, ma il contrasto rimane una sfida significativa. Per aumentare il contrasto senza danneggiare il campione, si acquisiscono molteplici immagini a bassa dose di elettroni e si utilizzano algoritmi di elaborazione per combinare le immagini e migliorare la qualità. Tuttavia, questo processo è complesso e può essere influenzato dal drift termico, che causa movimenti indesiderati del campione durante l'acquisizione delle immagini.

La Tecnica di Joachim Frank per la Cryo-EM

Joachim Frank ha sviluppato un metodo innovativo per la cryo-EM che consente di ottenere immagini ad alta risoluzione di proteine in soluzione. Il metodo prevede la purificazione di milioni di proteine identiche, il loro deposito su una griglia per microscopia elettronica (TEM grid) e l'acquisizione di immagini a bassa risoluzione. Grazie a tecniche di elaborazione delle immagini, è possibile determinare l'orientamento di ciascuna proteina e combinare le informazioni per ricostruire un'immagine tridimensionale ad alta risoluzione. Il processo inizia con il deposito di una soluzione proteica sulla griglia TEM, seguito dall'aspirazione dell'acqua in eccesso e dal congelamento rapido, che vetrifica le proteine in vari orientamenti, consentendo la loro analisi dettagliata.

Cryo-EM e la Dinamica Proteica

La cryo-EM è estremamente utile per studiare la struttura delle proteine, ma presenta limitazioni nell'analisi della loro dinamica. Le proteine sono entità dinamiche che cambiano conformazione in risposta a vari stimoli, e queste conformazioni sono cruciali per la loro funzione biologica. Alcuni ricercatori stanno esplorando metodi per utilizzare la cryo-EM per catturare le proteine in diverse conformazioni senza sovrapporre le immagini, accettando una risoluzione più bassa per osservare la varietà delle forme assunte dalla proteina. Questo approccio potrebbe fornire nuove intuizioni sulla flessibilità e la funzionalità delle proteine.

Direct Electron Detectors e TEM in Modalità STEM

L'introduzione dei Direct Electron Detectors ha migliorato significativamente le capacità della cryo-EM, permettendo l'acquisizione di immagini ad alta risoluzione e riducendo il danno al campione causato dall'esposizione agli elettroni. Questi rilevatori catturano direttamente gli elettroni incidenti e li convertono in un segnale digitale, migliorando la qualità dell'immagine. Inoltre, la modalità STEM del TEM consente di raccogliere informazioni sulla composizione elementare del campione attraverso la rilevazione dei raggi X emessi in seguito all'interazione tra gli elettroni e il campione. Questo metodo fornisce una mappa composizionale dettagliata e permette di studiare la perdita di energia degli elettroni (energy loss), che può essere utilizzata per identificare le transizioni elettroniche negli atomi e ottenere informazioni sulla struttura elettronica dei materiali.