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Luminescenza

La luminescenza è un affascinante fenomeno fisico che permette a certi materiali di emettere luce senza calore. Distinguiamo tra fluorescenza, con emissione istantanea, e fosforescenza, che persiste nel tempo. Questi processi trovano applicazioni in medicina, sicurezza e intrattenimento.

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1

Definizione di luminescenza

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Emissione di luce da materiali che assorbono energia senza aumento di temperatura.

2

Esempi di luminescenza

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Chemiluminescenza: reazioni chimiche. Fotoluminescenza: assorbimento fotoni. Bioluminescenza: organismi viventi. Elettroluminescenza: campo elettrico.

3

Processo di emissione luminescente

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Elettroni eccitati ritornano allo stato base, emettendo energia come fotoni.

4

La ______ è una forma di luminescenza che si verifica quando una sostanza emette luce dopo averne assorbita.

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fotoluminescenza

5

Differenza temporale emissione luce: fluorescenza vs fosforescenza

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Fluorescenza: emissione immediata. Fosforescenza: emissione prolungata (secondi/ore).

6

Stato energetico degli elettroni: fluorescenza

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Elettroni perdono energia subito, ritornano allo stato fondamentale senza intermedi.

7

Spostamento di Stokes

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Luce emessa ha lunghezza d'onda maggiore di quella assorbita.

8

I ______, che emettono luce, sono un esempio di ______, risultato di una reazione chimica.

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lightstick chemiluminescenza

9

Relazione energia luce emessa/assorbita

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Energia luce emessa < energia luce assorbita.

10

Variazione lunghezza d'onda luminescenza

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Lunghezza d'onda emessa > lunghezza d'onda assorbita.

11

Uso luce ultravioletta in luminescenza

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Luce UV eccita materiali luminescenti per minore lunghezza d'onda.

Q&A

Ecco un elenco delle domande più frequenti su questo argomento

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Luminescenza: Definizione e Classificazione

La luminescenza è il fenomeno per cui determinati materiali emettono luce in seguito all'assorbimento di energia, che non deriva da un aumento di temperatura. Questa emissione avviene quando gli elettroni eccitati da una fonte energetica esterna, come la luce o reazioni chimiche, ritornano al loro stato energetico di base, liberando energia sotto forma di fotoni. Esistono diverse forme di luminescenza, classificate in base al meccanismo di eccitazione: la chemiluminescenza è causata da reazioni chimiche, la fotoluminescenza è indotta dall'assorbimento di fotoni, la bioluminescenza è prodotta da organismi viventi, e l'elettroluminescenza si verifica quando l'eccitazione è dovuta a un campo elettrico.
Scena notturna di bioluminescenza con medusa traslucida, plancton luminoso, lucciole tra le piante e funghi fosforescenti su suolo forestale.

Fotoluminescenza: Fluorescenza e Fosforescenza

La fotoluminescenza è un tipo di luminescenza che si manifesta quando una sostanza assorbe energia sotto forma di luce e poi la rilascia, anch'essa sotto forma di luce. La fluorescenza e la fosforescenza sono due sottocategorie della fotoluminescenza che differiscono per la durata dell'emissione luminosa. La fluorescenza è un processo rapido che termina quasi istantaneamente con la cessazione dello stimolo luminoso. La fosforescenza, invece, è caratterizzata da un'emissione prolungata nel tempo, poiché gli elettroni eccitati passano attraverso uno stato energetico metastabile prima di ritornare allo stato fondamentale, risultando in una persistenza della luminescenza anche dopo la rimozione della fonte di eccitazione.

Differenze Fisiche tra Fluorescenza e Fosforescenza

La principale differenza fisica tra fluorescenza e fosforescenza risiede nel percorso energetico degli elettroni. Nella fluorescenza, gli elettroni perdono energia immediatamente e ritornano allo stato fondamentale senza passaggi intermedi. Nella fosforescenza, invece, gli elettroni entrano in uno stato energetico metastabile, detto "tripletto", che è meno stabile dello stato fondamentale ma più stabile rispetto agli stati eccitati tipici della fluorescenza. Questo stato tripletto ha una durata maggiore, causando un'emissione di luce che può durare da pochi secondi a diverse ore. La lunghezza d'onda della luce emessa è generalmente maggiore rispetto a quella assorbita, fenomeno noto come spostamento di Stokes.

Applicazioni Pratiche di Fluorescenza e Fosforescenza

La fluorescenza ha numerose applicazioni pratiche, tra cui l'uso in tecniche diagnostiche come la microscopia a fluorescenza e la citometria a flusso, che permettono di studiare le proprietà delle cellule e dei tessuti. Inoltre, è impiegata nella produzione di inchiostri e pigmenti per la sicurezza delle banconote e per creare effetti visivi particolari sotto luce ultravioletta. La fosforescenza è utilizzata in ambiti che richiedono una visibilità prolungata nel buio, come la segnaletica di sicurezza, orologi, e giocattoli. I lightstick, spesso associati a questi fenomeni, sono in realtà esempi di chemiluminescenza, dove la luce è prodotta direttamente da una reazione chimica.

La Legge di Stokes e il Comportamento della Luce

La legge di Stokes è un principio fondamentale che governa il comportamento della luce nei fenomeni di luminescenza. Essa stabilisce che l'energia della luce emessa in seguito all'eccitazione di un materiale è generalmente inferiore all'energia della luce assorbita. Di conseguenza, la lunghezza d'onda della luce emessa è maggiore e la sua frequenza minore rispetto alla luce assorbita. Questo spiega perché la luce visibile emessa da materiali luminescenti è spesso di colore diverso rispetto a quella utilizzata per l'eccitazione, e perché la luce ultravioletta, con la sua minore lunghezza d'onda, è comunemente usata per eccitare tali materiali.