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Ravenna, capitale dell'Impero Romano d'Occidente e poi regno ostrogoto, è un simbolo di potere e cultura tra Antichità e Medioevo. Con monumenti come il Mausoleo di Galla Placidia e il Battistero degli Ortodossi, testimonia la fusione di eredità romana, influenze barbariche e bizantine. La città fu anche un punto di riferimento durante il regno di Teodorico e l'era di Giustiniano, influenzando l'architettura ecclesiastica europea.
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La posizione di Ravenna, protetta da zone paludose, offriva sicurezza e protezione
Il porto fortificato di Ravenna permetteva collegamenti diretti con l'Oriente, contribuendo alla sua importanza come centro di potere
L'imperatore Onorio scelse Ravenna come capitale dell'Impero Romano d'Occidente nel 402 d.C., beneficiando della sua posizione strategica
Il saccheggio di Roma da parte dei Visigoti nel 410 segnò la fine di un'epoca e influenzò profondamente la cultura dell'epoca
L'opera "De Civitate Dei" di Sant'Agostino è un esempio della profonda influenza del saccheggio di Roma sulla cultura dell'epoca
Galla Placidia, figlia dell'imperatore Teodosio I e sorella di Onorio, ebbe un impatto significativo sulla storia di Ravenna
Dopo essere stata prigioniera dei Visigoti e aver sposato il loro re Ataulfo, Galla Placidia tornò a Ravenna dove esercitò un'influenza notevole
Alla morte del marito, Galla Placidia governò come reggente per il figlio Valentiniano III, contribuendo a far sì che Ravenna diventasse un luogo di sintesi tra la cultura romana e quella barbarica