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Epidemiologia e Fattori di Rischio della Malattia di Alzheimer

La malattia di Alzheimer, comune forma di demenza, colpisce prevalentemente gli anziani. Fattori di rischio, genetica e sintomi progressivi sono aspetti chiave. La gestione dei fattori modificabili può ridurre l'incidenza.

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1

La ______ di Alzheimer rappresenta la forma più diffusa di demenza, colpendo soprattutto gli anziani.

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malattia

2

I casi di Alzheimer di tipo ______ sono tra il 5 e il 15% e si manifestano prima dei 65 anni.

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familiare

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Forme di Alzheimer

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Sporadica: casuale, senza chiari pattern ereditari. Familiare: causata da mutazioni genetiche, esordio precoce.

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Funzione APP

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Proteina precursore dell'amiloide, coinvolta nella formazione delle placche amiloidi caratteristiche dell'Alzheimer.

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Ruolo delle preseniline

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PSEN1 e PSEN2: enzimi che tagliano APP, mutazioni causano produzione anomala di beta-amiloide, aggregazione in placche.

6

La malattia di Alzheimer è caratterizzata dalla formazione di ______ senili e ______ neurofibrillari nei neuroni.

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placche grovigli

7

L'atrofia cerebrale nell'Alzheimer inizia generalmente dal ______ ______ del cervello.

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lobo temporale mesiale

8

Gestione attività quotidiane nell'Alzheimer

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Difficoltà crescenti nella routine giornaliera come vestirsi o cucinare.

9

Disfunzioni linguistiche e visuospaziali nell'Alzheimer

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Problemi nel trovare le parole giuste, seguire una conversazione e giudicare le distanze.

10

Comportamenti nelle fasi avanzate dell'Alzheimer

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Vagabondaggio, agitazione, deliri di persecuzione comuni negli stadi tardivi.

11

La diagnosi dell'______ è principalmente basata su valutazioni cliniche e criteri che comprendono il riconoscimento di ______.

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Alzheimer demenza

12

La conferma assoluta della malattia di Alzheimer si può avere solo , mediante l' del cervello.

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post-mortem analisi istologica

Q&A

Ecco un elenco delle domande più frequenti su questo argomento

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Epidemiologia e Fattori di Rischio della Malattia di Alzheimer

La malattia di Alzheimer è il tipo più comune di demenza, interessando prevalentemente la popolazione anziana. Negli Stati Uniti, circa il 10% degli individui oltre i 65 anni ne è affetto, con una prevalenza che aumenta all'incrementare dell'età. Le donne sono più colpite rispetto agli uomini, in parte a causa della loro maggiore longevità. Con l'invecchiamento della popolazione nei paesi sviluppati, si prevede un aumento dei casi di Alzheimer. La maggior parte dei casi è sporadica e si verifica dopo i 65 anni, ma dal 5 al 15% dei casi è di tipo familiare e legato a mutazioni genetiche, con esordio prima dei 65 anni. Fattori di rischio modificabili, come ipertensione, diabete, dislipidemia e fumo, possono aumentare la probabilità di sviluppare la malattia. La gestione precoce di questi fattori di rischio può contribuire a ridurre l'incidenza di deterioramento cognitivo negli anziani.
Mano guantata di ricercatore tiene provetta trasparente con liquido blu in laboratorio, sfondo neutro con attrezzature sfocate.

Eziologia e Genetica della Malattia di Alzheimer

La malattia di Alzheimer può manifestarsi in forma sporadica o familiare. Nella forma familiare, le mutazioni genetiche possono causare la malattia con un esordio precoce. Tra i geni associati all'Alzheimer, quelli più significativi sono quelli che codificano per la proteina precursore dell'amiloide (APP) e le preseniline (PSEN1 e PSEN2), che possono portare a forme autosomiche dominanti della malattia. Inoltre, il gene dell'apolipoproteina E (APOE), in particolare l'allele epsilon-4, è associato a un aumentato rischio di sviluppare la malattia. La presenza di due copie di APOE ε4 è un forte fattore di rischio, ma non tutti i portatori sviluppano la malattia, indicando che altri fattori genetici e ambientali sono coinvolti.

Patologia e Fisiopatologia della Malattia di Alzheimer

La malattia di Alzheimer è caratterizzata dalla presenza di placche senili, costituite da depositi extracellulari di beta-amiloide, e da grovigli neurofibrillari, formati da proteine tau iperfosforilate, all'interno dei neuroni. Queste alterazioni patologiche conducono alla perdita di sinapsi e neuroni, con conseguente atrofia cerebrale, iniziando tipicamente dal lobo temporale mesiale. L'ipotesi amiloide postula che l'accumulo di beta-amiloide sia l'evento iniziale che scatena una serie di processi neurodegenerativi. Inoltre, l'infiammazione cronica e i disturbi del metabolismo del glucosio sono implicati nella patogenesi dell'Alzheimer. Recentemente, è stata esplorata anche l'ipotesi dei prioni, secondo cui le proteine mal ripiegate possono propagare la malattia inducendo altre proteine a ripiegarsi in modo anomalo.

Sintomi e Progressione della Malattia di Alzheimer

I sintomi iniziali della malattia di Alzheimer includono difficoltà nella memoria a breve termine e nel ragionamento, seguiti da problemi nella gestione di attività quotidiane, disfunzioni linguistiche e visuospaziali. La progressione della malattia è tipicamente graduale, ma può variare da individuo a individuo. Comportamenti come vagabondaggio, agitazione e deliri di persecuzione sono frequenti nelle fasi avanzate. La diagnosi si basa su una valutazione dettagliata delle funzioni cognitive, anamnesi, esame obiettivo e, se necessario, esami di laboratorio e neuroimaging per escludere altre cause di demenza.

Diagnosi e Differenziazione della Malattia di Alzheimer

La diagnosi di Alzheimer è prevalentemente clinica e si avvale di criteri che includono la presenza di demenza, il declino in più aree cognitive, un esordio insidioso e un progressivo peggioramento. La conferma definitiva della diagnosi può essere ottenuta solo post-mortem, attraverso l'analisi istologica del tessuto cerebrale. Biomarcatori come i livelli di beta-amiloide e tau nel liquido cerebrospinale e la presenza di depositi di queste proteine nel cervello possono supportare la diagnosi di Alzheimer. Nonostante ciò, l'uso routinario di questi biomarcatori è limitato dalla mancanza di standardizzazione e dalla disponibilità. È fondamentale effettuare una diagnosi differenziale accurata per distinguere l'Alzheimer da altre forme di demenza, come la demenza vascolare e la demenza a corpi di Lewy.