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Il Presidente della Repubblica Italiana rappresenta l'unità nazionale e ha il compito di garantire l'imparzialità sopra le parti politiche. Eletto per sette anni, può sciogliere il Parlamento e nominare il Presidente del Consiglio. La Corte Costituzionale, o Consulta, controlla la costituzionalità delle leggi e giudica il Presidente in casi eccezionali.
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Il Presidente rappresenta tutti i cittadini e deve agire in modo imparziale
Processo di elezione
Il Presidente è eletto dal Parlamento e da rappresentanti regionali con una maggioranza qualificata nei primi tre scrutini
Durata e rieleggibilità del mandato
Il mandato del Presidente dura sette anni e può essere rieletto
Nomina del Presidente del Consiglio dei Ministri e dei ministri
Il Presidente nomina il Presidente del Consiglio dei Ministri e, su proposta di quest'ultimo, i ministri
Altri poteri e funzioni
Il Presidente può sciogliere le camere del Parlamento, inviare messaggi alle Camere, nominare giudici della Corte Costituzionale e senatori a vita, conferire onorificenze e ratificare trattati internazionali
La Corte Costituzionale è l'organo preposto al controllo di costituzionalità delle leggi e degli atti aventi forza di legge, composta da 15 giudici nominati da diverse istituzioni
I giudici sono nominati un terzo dal Presidente della Repubblica, un terzo dal Parlamento e un terzo dalle supreme magistrature ordinaria e amministrativa
Controllo di costituzionalità delle leggi
La Corte assicura che le norme siano in linea con la Costituzione
Risoluzione dei conflitti di attribuzione
La Corte decide sui conflitti di attribuzione tra i vari poteri dello Stato e tra Stato e Regioni
Giudizio del Presidente della Repubblica
La Corte giudica il Presidente della Repubblica in caso di accusa di alto tradimento o attentato alla Costituzione
Verifica dell'ammissibilità dei referendum
La Corte verifica l'ammissibilità dei referendum abrogativi e costituzionali
La Corte esamina le questioni di legittimità costituzionale su richiesta di organi giurisdizionali, parlamentari o regionali, o attraverso un giudizio incidentale sollevato dai cittadini durante un processo
Le decisioni della Corte sono definitive e vincolanti per tutti i poteri dello Stato e hanno effetto retroattivo, annullando le norme giudicate incostituzionali dalla data della loro entrata in vigore