Feedback
What do you think about us?
Your name
Your email
Message
L'isolamento internazionale dell'Italia post-unitaria e la politica estera della Sinistra Storica sono segnati dall'annessione di Roma e dalla questione romana. L'adesione alla Triplice Alleanza e l'inizio dell'imperialismo coloniale italiano, con l'espansione in Eritrea e il trattato di Uccialli, evidenziano gli sforzi per superare l'isolamento e rafforzare la presenza internazionale del paese. Le riforme istituzionali di Crispi e la gestione della questione sociale da parte di Giolitti delineano un periodo di trasformazioni significative.
Show More
L'annessione di Roma al Regno d'Italia nel 1870 e l'opposizione del Papa Leone XIII portarono all'isolamento internazionale dell'Italia
Durante il Congresso di Berlino, l'Italia non ottenne il riconoscimento delle sue aspirazioni territoriali, aggravando il suo isolamento
L'occupazione francese della Tunisia nel 1881 peggiorò ulteriormente l'isolamento dell'Italia, poiché il territorio era considerato di interesse strategico per il paese
Per rompere l'isolamento, l'Italia si alleò con la Germania e l'Austria-Ungheria, firmando la Triplice Alleanza che prevedeva il sostegno reciproco in caso di attacco francese
Nel 1887, l'Italia ottenne ulteriori vantaggi dall'alleanza, come il supporto tedesco per gli interessi italiani in Nord Africa e la promessa di compensi territoriali in caso di espansione austriaca nei Balcani
L'Italia intraprese una politica coloniale ispirandosi alle altre potenze europee, con l'obiettivo di ottenere prestigio internazionale e rispondere alle pressioni di gruppi economici e dell'opinione pubblica nazionalista
Dopo l'acquisizione della baia di Assab nel 1882, l'Italia si espanso in Eritrea, occupando il porto di Massaua nel 1885
Il disastro di Dogali nel 1887 rappresentò una grave umiliazione nazionale e stimolò un maggiore impegno italiano in Africa
Crispi, ispirandosi al modello autoritario bismarckiano, perseguì l'obiettivo di un'Italia forte e centralizzata
Il governo di Crispi promosse riforme come la legge comunale e provinciale del 1888, che estendeva il suffragio e rendeva i sindaci elettivi nei comuni più grandi
Nel 1889, l'Italia firmò il trattato di Uccialli con l'Etiopia, consolidando la sua presenza in Africa