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L'ascesa di Gamal Abdel Nasser in Egitto e la crisi di Suez del 1956 rappresentano momenti chiave nella storia del Medio Oriente. La nazionalizzazione del Canale di Suez da parte di Nasser e la successiva crisi internazionale hanno segnato l'inizio di una nuova era di tensioni regionali. La nascita di Israele e i conflitti che ne seguirono, come la guerra dei Sei Giorni e la guerra del Kippur, hanno ulteriormente complicato la geopolitica della regione, dando vita a movimenti di radicalismo islamico e cambiando le dinamiche del potere globale.
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Nasser si propone di modernizzare l'Egitto e di promuovere il panarabismo per unire il mondo arabo contro il colonialismo e l'influenza occidentale
Nasser cerca sostegno dall'Unione Sovietica con la sua politica di non allineamento e il rifiuto di aderire ai patti di difesa sponsorizzati dall'Occidente
La nazionalizzazione del Canale di Suez da parte di Nasser nel 1956 scatena la crisi di Suez, che viene risolta grazie alla pressione internazionale e consolida la figura di Nasser come leader carismatico del mondo arabo
La proclamazione dello Stato di Israele nel 1948 porta a un conflitto armato con i paesi arabi circostanti, che rifiutano di riconoscere la legittimità della nuova nazione
La situazione dei rifugiati palestinesi, espulsi o costretti a lasciare i loro territori a seguito della guerra, porta alla fondazione dell'Olp nel 1964 con l'obiettivo di creare uno Stato palestinese
Al-Fatah, guidato da Yasser Arafat, diventa il gruppo più influente all'interno dell'Olp e promuove la lotta armata contro Israele
Nel 1967, Israele sferra colpi preventivi contro Egitto, Giordania e Siria, ottenendo una rapida e decisiva vittoria militare nella guerra dei Sei Giorni
Come risultato della guerra dei Sei Giorni, Israele occupa il Sinai, la Striscia di Gaza, la Cisgiordania, Gerusalemme Est e le alture del Golan, portando a tensioni con la popolazione palestinese e alle richieste internazionali di ritiro dai territori occupati
La guerra del Kippur del 1973, segnata dalla firma degli accordi di Camp David che prevedono il ritiro israeliano dal Sinai, porta anche all'ascesa del radicalismo islamico e allo Shock petrolifero del 1973