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Il settimo cerchio dell'Inferno dantesco è il luogo di punizione per i violenti. Diviso in tre gironi, ospita assassini nel Flegetonte, suicidi trasformati in alberi, bestemmiatori su sabbia ardente e usurai con borse pesanti. Figure come Pier delle Vigne e Brunetto Latini emergono con le loro storie, mentre Gerione simboleggia la frode.
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I violenti contro il prossimo sono immersi nel fiume di sangue bollente e sorvegliati dai centauri
I violenti contro se stessi
I suicidi sono trasformati in alberi e tormentati dalle arpie, mentre gli scialacquatori sono perseguitati dalle cagne nere
La figura di Pier delle Vigne
L'ex cancelliere di Federico II racconta la sua discesa nella disperazione e chiede a Dante di ripristinare la sua reputazione
I violenti contro Dio
I bestemmiatori sono puniti con una pioggia di fuoco eterno, mentre Capaneo rappresenta la superbia e la sfida verso l'autorità divina
I violenti contro la natura
I sodomiti sono costretti a camminare sotto la pioggia di fuoco, mentre Brunetto Latini profetizza l'esilio di Dante e lo incoraggia a perseguire la sua missione letteraria
Gli usurai sono puniti con pesanti borse appese al collo, simbolo della loro avidità, e la figura di Gerione rappresenta la frode e l'inganno
Dante riflette sul suo distacco dalla Firenze corrotta e immorale, prefigurando il suo futuro esilio e criticando i vizi dei suoi concittadini