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Primo Levi, chimico e scrittore, testimonia gli orrori dell'Olocausto e analizza la natura umana nelle sue opere 'Se questo è un uomo' e 'I sommersi e i salvati'.
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Primo Levi nacque a Torino il 31 luglio 1919 in una famiglia di origine ebraica e cresciuto in un ambiente intellettualmente stimolante
Nonostante le restrizioni delle leggi razziali fasciste, Levi si laureò con lode in Chimica presso l'Università di Torino nel 1941
La lettura di autori classici e moderni influenzò il pensiero critico e la sensibilità letteraria di Levi, che si unì alla Resistenza durante la Seconda Guerra Mondiale
Nel 1943, Levi fu arrestato come membro della Resistenza e internato prima nel campo di transito di Fossoli e poi deportato ad Auschwitz nel 1944
Grazie alla sua specializzazione in Chimica e alla conoscenza della lingua tedesca, Levi fu assegnato a un laboratorio nel campo di Auschwitz, evitando i lavori più estenuanti e mortali
Dopo l'evacuazione del campo, Levi fu tra i malati lasciati nel lager e fu liberato dall'Armata Rossa nel gennaio 1945, iniziando il lungo viaggio di ritorno a Torino
Tornato a Torino, Levi iniziò a scrivere "Se questo è un uomo", opera che descrive la sua esperienza nei campi di concentramento
Dopo essere stato inizialmente respinto da diverse case editrici, il libro fu pubblicato nel 1947 e ottenne un crescente riconoscimento internazionale
La scrittura di Levi, influenzata dalla sua formazione scientifica, riflette il suo pensiero critico e la sua sensibilità letteraria, e si propone come mezzo per elaborare il trauma e comprendere la natura umana
Pubblicato nel 1947, il libro è un resoconto dettagliato e commovente della vita nel campo di Auschwitz, che testimonia la condizione umana sotto estrema oppressione
Pubblicato nel 1963, il libro narra il viaggio di ritorno di Levi dalla Polonia a Torino, un percorso permeato da momenti di umanità e speranza nonostante le difficoltà
Le opere di Levi hanno un ruolo cruciale nel mantenere viva la memoria dell'Olocausto e promuovere una cultura di pace e tolleranza