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La Costituzione Italiana stabilisce i principi per la partecipazione dell'Italia a livello internazionale, promuovendo pace e giustizia. L'articolo 11 è fondamentale per l'integrazione in entità come l'UE, accettando limitazioni di sovranità. Il diritto internazionale e l'evoluzione dell'UE, dalla CECA alla Brexit, delineano il contesto in cui l'Italia opera, rispettando gli obblighi internazionali e contribuendo alla cooperazione tra Stati.
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L'articolo 11 della Costituzione italiana impegna l'Italia a sostenere le organizzazioni internazionali orientate alla pace e alla giustizia tra le nazioni
L'Italia accetta di condividere o trasferire alcune competenze nazionali in favore di un sistema giuridico e politico comune per adempiere ai suoi impegni internazionali
Il diritto internazionale si basa su principi di mutuo riconoscimento e rispetto della sovranità, e le fonti principali includono trattati, norme consuetudinarie e decisioni giuridiche
L'UE è stata fondata sui principi di integrazione economica e politica stabiliti dai Trattati di Roma del 1957
L'UE si è evoluta attraverso una serie di trattati successivi, culminando nella creazione dell'Unione Europea
Le istituzioni dell'UE, come la Commissione Europea e il Parlamento Europeo, esercitano competenze trasferite dagli Stati membri in settori specifici come il mercato unico e la politica estera
Il processo di integrazione europea ha avuto inizio con la CECA nel 1951 e si è sviluppato attraverso varie fasi, culminando nella creazione dell'UE
Le fonti del diritto dell'UE includono il diritto originario, costituito dai trattati fondativi e modificativi, e il diritto derivato, che include regolamenti, direttive e decisioni
Il principio di primazia assicura che il diritto dell'UE prevalga sul diritto nazionale in caso di conflitto
La Carta dei Diritti Fondamentali dell'UE rafforza la protezione dei diritti umani all'interno dell'Unione