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La Costituzione della Repubblica Italiana, nata dall'Assemblea Costituente del 1946, rappresenta il fondamento democratico e i valori della nazione. Con principi che vanno dalla tutela del lavoro e della dignità umana fino alla solidarietà sociale, la Costituzione si è adattata nel tempo con riforme significative come l'introduzione del federalismo e la tutela dell'ambiente.
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L'Assemblea Costituente era composta da diverse forze politiche, tra cui la Democrazia Cristiana, il Partito Comunista Italiano, il Partito Socialista Italiano e i partiti liberali
Il clima di collaborazione e il compromesso tra le diverse forze politiche hanno permesso di redigere un testo che bilanciasse le diverse visioni politiche e sociali
La Democrazia Cristiana ottenne l'inclusione dei Patti Lateranensi, mentre le sinistre accettarono la presenza della proprietà privata e i liberali garantirono il rispetto delle libertà individuali e il principio di limitazione dei poteri dello Stato
I Principi Fondamentali esprimono i valori cardine della Repubblica, come la democrazia, il lavoro, la dignità della persona umana e la solidarietà sociale
L'articolo 1 afferma che l'Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro, sottolineando il ruolo centrale del lavoro non solo come diritto ma anche come dovere sociale
L'articolo 2 riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'individuo e delle formazioni sociali, ponendo l'accento sulla dignità della persona umana e sulle sue libertà fondamentali
La Costituzione italiana si caratterizza per la sua rigidità, data dal fatto che le modifiche al testo costituzionale richiedono procedure speciali e maggioranze qualificate
La Costituzione italiana è democratica poiché è stata redatta e approvata da un'assemblea democraticamente eletta, a differenza dello Statuto Albertino
La Costituzione italiana si caratterizza per la sua ampiezza, manifestata nella dettagliata regolamentazione dei diritti e dei doveri dei cittadini, dell'organizzazione dello Stato e dei rapporti sociali ed economici