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La favola, con protagonisti spesso animali antropomorfi, si propone di educare attraverso allegorie e morali. Esopo e La Fontaine sono figure chiave nell'evoluzione storica del genere, che ha visto innovazioni e ibridazioni nel corso dei secoli, mantenendo la sua funzione pedagogica e riflettendo le dinamiche sociali e le virtù morali.
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La favola si distingue per la sua funzione didascalica e per l'uso di allegorie
La favola si caratterizza per una narrazione breve e incisiva, con una morale ben definita, spesso espressa alla fine del racconto
I protagonisti delle favole sono comunemente animali antropomorfi che incarnano tratti umani e attraverso le loro vicende si riflettono le dinamiche sociali e le virtù morali
La favola affonda le sue radici in epoche remote, con esempi rintracciabili nelle culture orientali e nei testi biblici, ma la figura di Esopo è emblematica per il genere
Nel I secolo d.C., Fedro ha latinizzato le favole di Esopo, adattandole al gusto e alle esigenze del suo tempo
Nel XVII secolo, Jean de La Fontaine ha dato nuova vita al genere con le sue "Favole", mentre nel XIX secolo la favola ha subito un declino a favore della fiaba
Nel XX secolo, autori come Trilussa e Gianni Rodari hanno innovato il genere, introducendo tematiche contemporanee e sociali
Il fantastico è un genere letterario che si colloca al confine tra il reale e l'irreale, introducendo elementi soprannaturali in un contesto altrimenti ordinario e sfidando la percezione della realtà
A differenza delle fiabe, che si svolgono in un "altrove" atemporale, il fantastico si insinua nel quotidiano, provocando un'oscillazione tra credulità e scetticismo
Autori come Mary Shelley e Franz Kafka hanno utilizzato il fantastico per esplorare le angosce e le paure dell'essere umano, indagando i lati oscuri della psiche e della società
Il tema del viaggio, sia fisico che metaforico, è spesso utilizzato nel fantastico per esplorare l'ignoto e l'inconscio
Il tema del doppio, presente ad esempio nel romanzo "Il dottor Jekyll e Mr. Hyde", esplora la dualità dell'identità umana
Il fantastico non si limita a intrattenere, ma stimola la riflessione su temi universali come la realtà, l'identità e la condizione umana, spingendo il lettore a interrogarsi sulla natura della propria esistenza e sul mondo che lo circonda