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La Teoria degli atti linguistici nella comunicazione politica

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La Teoria degli atti linguistici rivoluziona la comprensione del linguaggio, vedendolo come azione. Austin, Searle e Grice mostrano come parole influenzino la politica e la negoziazione, evidenziando l'importanza del contesto nelle interazioni.

La Metafora del Canale e le Limitazioni nella Concezione Tradizionale del Linguaggio

La comunicazione discorsiva è essenziale nell'interazione umana e assume un ruolo centrale in contesti come la politica. La concezione tradizionale del linguaggio, spesso rappresentata dalla metafora del canale, lo considera un semplice strumento per il trasferimento di informazioni: le parole sono "inserite" da un emittente, "trasmesse" attraverso un canale e "ricevute" da un destinatario che ne interpreta il significato. Questo modello è stato influenzato da teorici come Harold Lasswell, che ha enfatizzato l'aspetto della comunicazione come trasmissione di messaggi, e Murray Edelman, che ha sottolineato la dimensione simbolica del linguaggio in politica. La linguistica strutturalista, con figure come Ferdinand de Saussure, ha posto l'accento sulla langue, l'aspetto strutturale e normativo del linguaggio, trascurando la parole, ovvero l'uso effettivo e variabile del linguaggio nella vita quotidiana. Questa separazione tra linguaggio e azione ha portato a considerare il linguaggio come un mero strumento descrittivo, mentre l'azione è vista come l'elemento costitutivo della vita sociale.
Sala assemblea politica vuota con scrivanie semicircolari, sedili in pelle blu, podio con microfono e pareti beige con tende avorio.

La Teoria degli Atti Linguistici: Linguaggio come Azione

La Teoria degli atti linguistici, proposta da J.L. Austin e successivamente sviluppata da John Searle e H.P. Grice, ha apportato una svolta nella comprensione del linguaggio, integrando il concetto di azione. Austin ha introdotto la distinzione tra atti locutivi, che enunciano qualcosa sul mondo e possono essere veri o falsi; atti illocutivi, che compiono un'azione semplicemente attraverso il loro enunciato (come promettere o ordinare); e atti perlocutivi, che hanno l'intento di influenzare il ricevente. Gli atti illocutivi e perlocutivi non sono valutati in termini di verità, ma in base alle condizioni di felicità, le circostanze che rendono un atto linguistico appropriato o efficace. Searle ha esteso questa classificazione identificando cinque categorie di atti linguistici basati sulle intenzioni dell'emittente: assertivi, direttivi, commissivi, espressivi e dichiarativi.

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00

Nell'interazione umana, la ______ discorsiva è fondamentale e gioca un ruolo chiave in ambiti come la ______.

comunicazione

politica

01

La visione classica del linguaggio, simile alla metafora del ______, lo vede come mezzo per il trasporto di informazioni.

canale

02

Harold Lasswell ha messo in evidenza l'aspetto della ______ come invio di messaggi, mentre Murray Edelman ha evidenziato la dimensione ______ del linguaggio in politica.

comunicazione

simbolica

Q&A

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