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La Teoria degli atti linguistici rivoluziona la comprensione del linguaggio, vedendolo come azione. Austin, Searle e Grice mostrano come parole influenzino la politica e la negoziazione, evidenziando l'importanza del contesto nelle interazioni.
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Il linguaggio è visto come uno strumento per il trasferimento di informazioni, secondo la metafora del canale
Harold Lasswell
L'aspetto della comunicazione come trasmissione di messaggi è enfatizzato
Murray Edelman
La dimensione simbolica del linguaggio in politica è sottolineata
Il linguaggio è considerato un mero strumento descrittivo, mentre l'azione è vista come elemento costitutivo della vita sociale
La distinzione tra atti locutivi, illocutivi e perlocutivi è introdotta
Cinque categorie di atti linguistici
Gli atti assertivi, direttivi, commissivi, espressivi e dichiarativi sono identificati in base alle intenzioni dell'emittente
Concetto di implicature conversazionali e massime conversazionali
Principi non espliciti che guidano la comunicazione efficace, basati sulla qualità, quantità, relazione e maniera
Necessaria per analizzare come il linguaggio influenzi l'azione politica, in particolare nei processi di negoziazione
Utilizzo del linguaggio per modulare le posizioni attraverso atti linguistici commissivi come promesse e minacce
Essenziali per ottenere l'effetto desiderato nelle interazioni comunicative
Concetto di implicature conversazionali e massime conversazionali come regole etiche che guidano l'interazione comunicativa
Il contesto e le reazioni degli interlocutori sono fondamentali per comprendere appieno il significato del linguaggio
Limita la comprensione dell'azione linguistica sottostante, come dimostra la distinzione tra avvertimenti e minacce
Per una comprensione più completa del significato del linguaggio, è necessario considerare il contesto e le dinamiche interazionali