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L'equilibrio politico italiano del XV secolo, minato dalla morte di Lorenzo de' Medici e dall'ascesa di Ludovico il Moro, sfocia nelle Guerre d'Italia. L'invasione di Carlo VIII e la reazione degli Stati italiani, come la Lega di Venezia, evidenziano la fragilità della penisola, culminando nella perdita dell'indipendenza a seguito del Trattato di Noyon.
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La Pace di Lodi del 1454 instaurò un equilibrio tra i principali Stati italiani
La morte di Lorenzo de' Medici e l'usurpazione del potere da parte di Ludovico Sforza
Dopo la morte di Lorenzo de' Medici nel 1492, Ludovico Sforza, noto come il Moro, usurpò il potere nel Ducato di Milano
Le alleanze e le ambizioni espansionistiche di Carlo VIII di Francia
Carlo VIII di Francia, con il sostegno di Ludovico Sforza e l'obiettivo di conquistare il Regno di Napoli, invase l'Italia nel 1494
Gli Stati italiani, sopraffatti dall'invasione francese, si unirono nella Lega di Venezia nel 1495 per contrastare l'espansione del re francese
Dopo l'esautorazione di Piero de' Medici nel 1494, la Repubblica di Firenze fu instaurata al suo posto
In un periodo di incertezza politica, il frate domenicano Girolamo Savonarola si fece portavoce della lotta contro la corruzione e il decadimento morale
Dopo la sconfitta di Savonarola e la sua esecuzione nel 1498, i Medici ristabilirono il loro controllo sulla Repubblica di Firenze nel 1512
Nel 1494, Carlo VIII di Francia invase il Regno di Napoli con un esercito moderno e ben equipaggiato, mettendo in luce la debolezza degli Stati italiani
La Lega di Venezia, con il sostegno di altre potenze europee, riuscì a costringere Carlo VIII a ritirarsi e a rinunciare temporaneamente alle sue pretese sul Regno di Napoli nella Battaglia di Fornovo del 1495
Le guerre d'Italia proseguirono con l'ascesa al trono di Luigi XII di Francia e l'intervento della Spagna, che portarono alla devastazione della penisola e alla dominazione straniera per oltre cinquant'anni