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L'ordine dorico, nato nel Peloponneso e legato alla tribù dei Dori, si distingue per la sua architettura solenne e semplice. Caratterizzato da colonne robuste con scanalature e un capitello semplice, questo stile è stato fondamentale nella costruzione di templi antichi, riflettendo la ricerca di proporzione e forza nell'architettura classica greca.
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La tribù dei Dori, che si stabilì nel Peloponneso, è alla base del nome dell'ordine dorico
Secondo Vitruvio, l'ordine dorico è emerso per la prima volta nel Peloponneso
L'ordine dorico si diffuse nel Peloponneso, nella Grecia continentale e nelle colonie della Magna Grecia e della Sicilia
Il basamento del tempio dorico, chiamato crepidoma, era composto da tre gradini o più
Fusto
Il fusto della colonna dorica era costituito da un cilindro con scanalature e un rigonfiamento chiamato entasi
Capitello
Il capitello dorico era composto da due parti: l'echino e l'abaco
Architrave
L'architrave era l'elemento orizzontale che collegava le colonne del tempio dorico
Fregio
Il fregio del tempio dorico era caratterizzato dall'alternanza di metope e triglifi
Cornice
La cornice sporgente aveva la funzione di proteggere i rilievi del fregio e le estremità delle travi
Regulae con guttae
Sotto ogni triglifo del tempio dorico si trovavano delle regulae con guttae, simbolo delle gocce d'acqua che cadevano dalle travi dei primi templi
Frontone e timpano
Il frontone triangolare, chiamato timpano, insieme al frontone formava la parte terminale del tetto del tempio dorico
Acroteri
Gli acroteri, elementi decorativi posti agli angoli e al centro del frontone, completavano la composizione del tetto
Gli elementi decorativi del tempio dorico non solo arricchivano l'estetica, ma contribuivano anche alla sua funzionalità, riflettendo la ricerca di proporzione, forza ed eleganza che caratterizzava l'architettura dorica