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La complessa figura di Gertrude, la monaca di Monza, emerge nel capolavoro di Alessandro Manzoni, 'I Promessi Sposi'. Figura emblematica, Gertrude è costretta a una vita monastica non scelta, che la porta a una ribellione e a scelte moralmente discutibili. Il suo dramma interiore riflette il conflitto tra costrizione e libertà, tra il peso del rimorso e il desiderio di redenzione.
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Gertrude è costretta dal padre a seguire la vita religiosa per preservare il patrimonio familiare
Fin da piccola, Gertrude viene preparata per diventare una badessa attraverso oggetti e riferimenti religiosi
La fermezza del padre e le convenzioni sociali influenzano profondamente la psiche di Gertrude, facendole accettare un destino già scritto
Gertrude si ribella alle rigide regole del convento di Monza, manifestando il suo bisogno di libertà
La sua indole ribelle la porta a intrattenere una relazione segreta con un uomo di dubbia moralità
Gertrude, prigioniera di una vita non scelta, compie azioni moralmente riprovevoli
Una suora minaccia di rivelare un segreto che coinvolge Gertrude
La scomparsa della suora e la scoperta di una sepoltura clandestina nel giardino del convento gettano un'ombra di mistero sulla vicenda
Manzoni lascia intendere che Gertrude potrebbe essere coinvolta in un crimine, ma senza fornire una conferma esplicita
Gertrude è costantemente afflitta dal rimorso e dalla paura delle conseguenze dei suoi atti, soprattutto per la scomparsa della suora
Gertrude è divisa tra il desiderio di redimersi e la paura delle conseguenze delle sue azioni, rendendola una figura complessa e umanamente ricca