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La fortuna e l'avidità in "Landolfo Rufolo"

La vicenda di Landolfo Rufolo, mercante di Ravello, narra di ambizione, rovesci di fortuna e pirateria. Dopo aver perso tutto, un naufragio e un tesoro inaspettato gli ridanno ricchezza e serenità.

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1

Origine di Landolfo Rufolo

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Proveniente da Ravello, cittadina della Costa Amalfitana.

2

Impresa navale fallita

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Investimento a Cipro fallisce a causa di concorrenza imprevista e svendita merci.

3

Riscatto attraverso la pirateria

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Dopo il fallimento, Landolfo si dedica alla pirateria per recuperare le perdite.

4

Conscio dei rischi del suo mestiere, ______ ______ opta per il ritiro, ma durante il rientro una tempesta lo spinge in un golfo dove viene assalito da navi ______.

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Landolfo Rufolo genovesi

5

Località di arrivo di Landolfo

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Isola di Corfù

6

Azione della donna su Corfù

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Soccorre e assiste Landolfo

7

Conseguenza del ritrovamento della cassa

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Landolfo riacquista ricchezza superiore a quella persa

8

Dopo essere stato salvato, Landolfo Rufolo torna a ______ dove, agendo con accortezza, vende i suoi tesori e riacquista una ricchezza doppia rispetto a prima.

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Ravello

9

La storia di Landolfo Rufolo si conclude con lui che vive in pace, rinunciando a qualsiasi desiderio di ulteriore ______.

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arricchimento

Q&A

Ecco un elenco delle domande più frequenti su questo argomento

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La vicenda di Landolfo Rufolo: ambizione e rovesci di fortuna

Landolfo Rufolo è un personaggio del "Decameron" di Giovanni Boccaccio, precisamente della quarta novella della seconda giornata. Originario di Ravello, una cittadina della Costa Amalfitana, Landolfo è un mercante che, nonostante possieda già una considerevole ricchezza, è spinto da un'ambizione sfrenata a incrementare ulteriormente il suo patrimonio. Tale desiderio lo conduce a investire in una grande impresa navale diretta a Cipro. Sfortunatamente, giunto sull'isola, si trova di fronte a una concorrenza imprevista che lo costringe a svendere le sue mercanzie, portandolo sull'orlo del fallimento. Nonostante le avversità, Landolfo non si dà per vinto e decide di avventurarsi nella pirateria per riscattare le sue perdite.
Veliero antico con tre alberi e vele spiegate naviga in un mare calmo al tramonto, cielo arancione e rosa, riflessi dorati sull'acqua.

Il risvolto della sorte: dalla pirateria al recupero del tesoro

Dopo aver liquidato la sua nave, Landolfo Rufolo si imbarca in una nuova avventura acquistando una piccola imbarcazione e dedicandosi alla pirateria nel Mediterraneo, predando principalmente navi turche. La sua fortuna sembra finalmente girare e, in meno di un anno, riesce ad accumulare un tesoro che supera il valore delle ricchezze perdute. Tuttavia, consapevole dei pericoli che la sua attività comporta, Landolfo decide di ritirarsi e tornare a casa. Durante il viaggio di ritorno, una tempesta lo costringe a cercare rifugio in un golfo, dove viene attaccato e derubato da due navi genovesi. Catturato e fatto prigioniero, Landolfo si ritrova su una nave che naufraga a causa di un'altra tempesta, lasciandolo nuovamente in balia del mare, aggrappato a una cassa.

La sopravvivenza in mare e l'inaspettato colpo di fortuna

La lotta di Landolfo per la sopravvivenza è estenuante. Dopo essersi aggrappato prima a una tavola e poi a una cassa, viene trasportato dalle correnti fino all'isola di Corfù. Qui, una donna che stava lavando i panni sulla spiaggia lo nota, lo soccorre e lo assiste fino a quando non recupera completamente le forze. Una volta ristabilitosi, Landolfo scopre che la cassa alla quale si era aggrappato è piena di pietre preziose. Questo ritrovamento fortuito gli permette di riacquistare una ricchezza ben maggiore di quella che aveva prima di intraprendere il suo fatale viaggio.

Il ritorno a Ravello e l'insegnamento della novella

Dopo aver espresso la sua gratitudine alla donna che lo ha salvato, Landolfo Rufolo fa ritorno a Ravello. Qui, con saggezza e prudenza, vende le pietre preziose e ristabilisce una fortuna doppia rispetto a quella iniziale. La novella si chiude con Landolfo che trascorre il resto della sua vita in serenità, avendo abbandonato ogni ulteriore aspirazione di arricchimento. La morale che Boccaccio intende trasmettere attraverso questa storia è che, nonostante l'ingegno e la determinazione possano giocare un ruolo importante, spesso è il caso a determinare il destino degli individui. La vicenda di Landolfo, che da una situazione di totale rovina è passato a una di inaspettata prosperità, illustra la natura imprevedibile della fortuna e sottolinea l'importanza di accettare con umiltà ciò che la vita offre, evitando di cadere nella trappola dell'avidità.