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La nascita della Costituzione Italiana segna un momento cruciale nella storia del paese. Il 2 giugno 1946, con il referendum istituzionale, l'Italia sceglie la Repubblica e l'Assemblea Costituente, composta da 556 membri, inizia la stesura della nuova Carta. Tra i protagonisti, figure come De Gasperi, Togliatti e Nenni. La Costituzione, promulgata il 27 dicembre 1947, stabilisce diritti, doveri e organizzazione statale, introducendo la Corte Costituzionale per la tutela della legge suprema.
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Il popolo italiano scelse la forma repubblicana e contemporaneamente elesse l'Assemblea Costituente
I partiti del Comitato di Liberazione Nazionale (CLN)
I partiti antifascisti ebbero un ruolo predominante nell'Assemblea, con figure di spicco come Alcide De Gasperi, Palmiro Togliatti e Pietro Nenni
I compiti dell'Assemblea Costituente
L'Assemblea si concentrò sulla stesura della Costituzione, delegando temporaneamente la funzione legislativa al Governo
Il 28 giugno 1946, Enrico De Nicola fu eletto Capo provvisorio dello Stato dall'Assemblea Costituente
La Commissione, formata da membri dell'Assemblea, fu incaricata di elaborare il testo della Costituzione
Dopo un intenso dibattito, la Costituzione fu approvata il 22 dicembre 1947 con un'ampia maggioranza
La nuova Carta Costituzionale fu promulgata il 27 dicembre 1947 e entrò in vigore il 1º gennaio 1948, sostituendo lo Statuto albertino
La Costituzione si distingue per essere una legge suprema dello Stato, che stabilisce i diritti e i doveri dei cittadini e l'organizzazione e i poteri degli organi dello Stato
La Costituzione è rigida per evitare manipolazioni come quelle del fascismo e la Corte Costituzionale ha il compito di giudicare la costituzionalità delle leggi
La Costituzione è strutturata in diverse sezioni che riflettono i principi cardine dello Stato democratico e le disposizioni transitorie e finali hanno facilitato il passaggio al nuovo sistema costituzionale
Le modifiche sono possibili solo attraverso leggi costituzionali, che seguono un iter legislativo aggravato e possono essere confermate da un referendum
La Costituzione tutela la forma repubblicana e i diritti umani fondamentali, rendendoli inderogabili