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La lirica provenzale e il fin'amor

La lirica provenzale, sviluppatasi in Occitania tra l'XI e il XIII secolo, rappresenta un pilastro della cultura cortese europea. I trovatori, con le loro opere incentrate su amore, guerra e moralità, hanno influenzato profondamente la letteratura successiva. Il concetto di 'fin'amor' e il trattato 'De amore' di Andrea Cappellano sono esempi chiave di questa tradizione poetica che ha trovato nuova vita in Italia dopo la crociata albigese.

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Periodo fioritura lirica provenzale

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XI-XIII secolo, corti del sud della Francia.

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Lingua d'oc vs Lingue d'oïl

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Lingua d'oc: sud Francia, lingua dei trovatori; Lingue d'oïl: nord Francia.

3

Influenza Dante Alighieri

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Riconosce il provenzale come una delle tre lingue volgari nobili.

4

Nella ______ provenzale, l'amore cortese è visto come un ideale di ______ morale e spirituale.

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lirica perfezione

5

Il trovatore chiama la donna ______ che significa 'mio ______', mostrando il legame con la struttura ______ della società.

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midons signore feudale

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Influenze su 'De amore'

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Opera ispirata da 'Ars amatoria' di Ovidio e dalla tradizione cristiana.

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Struttura 'De amore'

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Due libri su natura e conquista dell'amore, terzo libro visione ascetica.

8

Amore terreno vs amore spirituale

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Rifiuto amore fisico per amore spirituale e divino, secondo morale cristiana.

9

Nella poesia dei trovatori, il ______ privilegia la chiarezza e la semplicità espressiva.

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trobar leu

10

Il ______ è uno stile poetico che unisce la complessità con una ricchezza di elementi retorici e linguistici.

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trobar ric

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Declino lirica provenzale

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Crociata albigese (1209-1229) devastò Occitania, fine indipendenza regionale.

12

Dispersione trovatori

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Conflitto albigese disperse trovatori, rifugio in Europa, es. Italia.

13

Influenza su Dante Alighieri

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Trovatori influenzarono Dante, dialogo con poeti in Divina Commedia.

Q&A

Ecco un elenco delle domande più frequenti su questo argomento

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Niccolò Machiavelli e il suo pensiero politico

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La Lirica Provenzale e i Trovatori

La lirica provenzale, o poesia dei trovatori, fiorì nelle corti del sud della Francia, nota come Occitania, tra l'XI e il XIII secolo. Questa tradizione poetica, espressa nella lingua d'oc (da cui il termine "provenzale", in contrapposizione alle lingue d'oïl del nord), è stata fondamentale per lo sviluppo della cultura cortese europea. I trovatori, poeti-compositori di varia estrazione sociale, spesso nobili o appartenenti a ceti elevati, godevano di grande stima e influenzavano la vita culturale delle corti. Le loro composizioni, inizialmente tramandate oralmente e poi trascritte nei canzonieri, erano accompagnate da musica e trattavano temi come l'amore, la guerra e la moralità. Dante Alighieri, nel suo "De vulgari eloquentia", riconosce la lingua provenzale come una delle tre lingue volgari più nobili dell'epoca.
Giardino medievale fiorito con fontana centrale e gruppo di persone in abiti d'epoca che corteggiano, tra musica e poesia, sotto un cielo sereno.

L'Amore Cortese e il Ruolo della Donna

L'amore cortese, o "fin'amor", è un concetto centrale nella lirica provenzale, che lo celebra come un ideale di perfezione morale e spirituale. La donna amata è idealizzata e posta su un piedistallo, diventando simbolo di virtù e oggetto di un amore casto e devoto. Il trovatore esprime il suo amore in termini di vassallaggio, con la donna chiamata "midons" (mio signore), riflettendo la struttura feudale della società. Questo amore era spesso non corrisposto o impossibile per ragioni sociali, e il desiderio inappagato del trovatore diventava fonte di ispirazione poetica e di elevazione morale.

Il "De amore" di Andrea Cappellano e la Codificazione dell'Amore Cortese

Andrea Cappellano, nel suo trattato "De amore", composto intorno alla fine del XII secolo, sistematizza i principi dell'amore cortese. L'opera, che si ispira all'"Ars amatoria" di Ovidio e alla tradizione cristiana, descrive l'amore come un sentimento che trascende il piano fisico per raggiungere una dimensione spirituale. Cappellano, nei primi due libri, analizza la natura dell'amore e fornisce consigli su come conquistarlo e mantenerlo, mentre nel terzo libro adotta una prospettiva più ascetica, rifiutando l'amore terreno a favore di un amore spirituale e divino, in linea con la morale cristiana dell'epoca.

Stili e Tecniche della Poesia Trobadorica

La poesia trobadorica si caratterizza per la sua varietà stilistica e tecnica. Il "trobar leu" (poesia leggera) privilegia la chiarezza e la semplicità espressiva, mentre il "trobar clus" (poesia chiusa) si distingue per la sua complessità e oscurità, richiedendo un pubblico più colto per essere apprezzato. Un terzo stile, il "trobar ric" (poesia ricca), combina la complessità del "trobar clus" con una ricchezza di ornamenti retorici e virtuosismi linguistici. Questi stili riflettevano non solo una scelta estetica, ma anche una concezione filosofica e sociale della poesia, e spesso erano oggetto di dibattito tra i trovatori stessi.

Declino della Lirica Provenzale e Diffusione in Italia

La lirica provenzale subì un declino a seguito della crociata albigese (1209-1229), che devastò l'Occitania e mise fine all'indipendenza politica e culturale della regione. I trovatori, dispersi a causa del conflitto, trovarono rifugio in altre parti d'Europa, tra cui l'Italia, dove la loro arte influenzò la nascente Scuola siciliana. Poeti come Sordello da Goito continuarono la tradizione trobadorica in Italia, e la loro influenza è evidente nell'opera di Dante Alighieri, che nel suo viaggio ultraterreno incontra e dialoga con alcuni di questi poeti, riconoscendone il valore culturale e artistico.