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La Repubblica di Weimar, nata nel 1918, affrontò sfide come la Rivolta Spartachista, l'iperinflazione e la minaccia del nazismo. La sua costituzione democratica e il piano Dawes furono momenti chiave.
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La Repubblica di Weimar fu proclamata nel 1918, dopo la sconfitta della Germania nella Prima Guerra Mondiale
La Repubblica di Weimar si trovò subito ad affrontare sfide politiche e sociali, tra cui la tensione tra il Partito Socialdemocratico di Germania e i rivoluzionari comunisti
La Rivolta Spartachista del 1919, guidata da Karl Liebknecht e Rosa Luxemburg, fu brutalmente soppressa dai Freikorps, segnando l'inizio di una violenza politica che avrebbe continuato a minacciare la Repubblica
Il Partito Comunista di Germania fu fondato nel 1919 con l'obiettivo di instaurare una rivoluzione proletaria in linea con le direttive del Comintern
La presenza del KPD intensificò la paura di una possibile rivoluzione bolscevica in Germania
Le elezioni del 1919 videro il successo del Partito Socialdemocratico di Germania, ma la frammentazione politica e la rivalità tra forze conservatrici e progressiste portarono a un governo debole e instabile
La Costituzione della Repubblica di Weimar fu promulgata nel 1919, stabilendo un sistema politico democratico e federale
Il Reichstag era il principale organo legislativo, mentre il cancelliere deteneva il potere esecutivo e il presidente del Reich aveva il potere di nominarlo
Il presidente aveva poteri speciali in situazioni di emergenza, che avrebbero potuto essere utilizzati per bypassare il processo democratico
La popolazione tedesca era profondamente insoddisfatta delle pesanti condizioni imposte dal Trattato di Versailles
La destra nazionalista sfruttò il malcontento per promuovere teorie del complotto e accuse di tradimento contro i leader della Repubblica
La violenza politica era diffusa, con scontri di piazza e omicidi politici, come quello del ministro degli Esteri Walther Rathenau nel 1922, che dimostravano l'instabilità del contesto politico tedesco
La Germania postbellica fu colpita da una grave crisi economica, aggravata dall'incapacità di pagare le riparazioni di guerra imposte dal Trattato di Versailles
Nel 1923, l'iperinflazione raggiunse il suo apice con il crollo del valore del marco tedesco
L'occupazione della Ruhr da parte delle forze francesi e belghe aggravò ulteriormente la crisi economica tedesca
Sotto la guida di Gustav Stresemann, che divenne cancelliere nel 1923, la Repubblica di Weimar iniziò a stabilizzarsi
Nel 1924, Stresemann negoziò il piano Dawes, che prevedeva una ristrutturazione del debito tedesco e prestiti dagli Stati Uniti, contribuendo al risanamento dell'economia tedesca
La riforma monetaria introdusse il Rentenmark e in seguito il Reichsmark, contribuendo alla temporanea stabilizzazione della Repubblica di Weimar
La Repubblica di Weimar cercò di riaffermare il ruolo della Germania sulla scena internazionale con il patto di Locarno e l'adesione alla Società delle Nazioni
Nonostante i successi diplomatici, la crisi economica globale del 1929 e la sospensione delle riparazioni nel 1932 preannunciarono un periodo di gravi difficoltà che avrebbe portato al declino della Repubblica e all'ascesa del nazismo