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La Francia dopo Enrico IV affronta conflitti interni e la reggenza di Maria de' Medici. Luigi XIII e Richelieu consolidano il potere regio, mentre Luigi XIV instaura l'assolutismo e riforma l'economia con Colbert. Le rivolte della Fronde e le guerre di Luigi XIV segnano il periodo.
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Dopo l'assassinio di Enrico IV, la Francia fu segnata da conflitti tra le fazioni nobiliari e dalla polarizzazione tra cattolici e protestanti
Per finanziare il debito pubblico, venne introdotta la "paulette" e gli Stati Generali furono convocati nel 1614, ma senza risultati concreti a causa delle divisioni tra i tre stati
Dopo la morte di Enrico IV, la reggenza fu assunta da Maria de' Medici e, durante la minor età di Luigi XIII, il potere fu esercitato da consiglieri italiani, suscitando il malcontento della nobiltà francese
Dopo la morte di Maria de' Medici, Luigi XIII si avvalse del Cardinale Richelieu per rafforzare l'autorità monarchica e affrontare le sfide interne ed esterne
Il Cardinale Richelieu sconfisse gli Ugonotti durante l'assedio di La Rochelle e limitò i privilegi feudali della nobiltà ribelle
Richelieu lavorò per centralizzare ulteriormente il potere nelle mani del re e reprimere le rivolte della Fronde, che unirono la nobiltà e il popolo contro l'assolutismo
Dopo la morte di Richelieu, Luigi XIV assunse il pieno controllo del governo e instaurò un regime assolutistico, utilizzando la corte di Versailles come strumento per assoggettare la nobiltà al suo potere
Il ministro delle finanze di Luigi XIV, Colbert, razionalizzò il sistema fiscale, promosse il mercantilismo e avviò la colonizzazione di territori, contribuendo all'espansione economica della Francia
Luigi XIV condusse una serie di guerre per espandere il territorio e affermare l'egemonia francese in Europa, ma la guerra di successione spagnola portò alla perdita di territori e al declino dell'egemonia francese