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Struttura e classificazione degli amminoacidi

Gli amminoacidi sono unità monomeriche essenziali per la formazione delle proteine. Ogni amminoacido è caratterizzato da un gruppo amminico, un gruppo carbossilico e una catena laterale che ne determina le proprietà uniche. La loro struttura influisce su solubilità e punto di fusione, e la loro capacità di agire come buffer è vitale per i sistemi biologici. Le proteine si formano tramite legami peptidici e possono subire modificazioni post-traduzionali che ne modificano funzione e attività.

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1

Gli ______ sono le unità base che formano le ______.

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amminoacidi proteine

2

Ogni amminoacido è costituito da un atomo di carbonio ______ a cui sono attaccati un gruppo ______ e un gruppo ______.

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alfa amminico carbossilico

3

Il gruppo ______ o catena ______ determina le caratteristiche chimiche e fisiche di un amminoacido.

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R laterale

4

Solo gli amminoacidi in configurazione ______ sono utilizzati per costruire le proteine durante la biosintesi.

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L

5

Forma zwitterionica degli amminoacidi

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A pH neutro, gli amminoacidi sono zwitterioni con cariche positive e negative simultaneamente.

6

Variazione carica netta degli amminoacidi

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La carica netta degli amminoacidi cambia con il pH, influenzando la loro mobilità in tecniche come l'elettroforesi.

7

Separazione amminoacidi per cromatografia

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La cromatografia separa gli amminoacidi sfruttando differenze di affinità per una fase stazionaria, basandosi su punto isoelettrico e proprietà chimico-fisiche.

8

La formazione di catene ______ porta alla creazione di strutture tridimensionali complesse, note come ______.

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polipeptidiche proteine

9

Amminoacidi non standard

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Ornitina e citrullina non si inseriscono nelle proteine durante la traduzione ma sono cruciali in altre vie metaboliche.

10

Ruolo dell'ornitina e della citrullina

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Partecipano al ciclo dell'urea e sono precursori per la sintesi di altre molecole attive.

11

Influenza delle modificazioni post-traduzionali

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Alterano struttura, localizzazione, interazioni e attività delle proteine.

12

La ______ è un amminoacido che si distingue per avere il selenio invece dello zolfo.

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selenocisteina

13

Questo amminoacido è noto come il ______ amminoacido e si inserisce in certe proteine mediante un processo particolare.

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21°

14

Il RNA di trasferimento speciale riconosce il codone ______, che di solito indica la fine della traduzione proteica.

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UGA

15

La selenocisteina è fondamentale per il funzionamento di alcuni enzimi con proprietà ______.

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antiossidanti

16

La presenza di selenocisteina nelle proteine umane sottolinea la sua importanza ______.

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biologica

17

Gli amminoacidi sono rappresentati da simboli a una o tre lettere, semplificando l'analisi delle ______ proteiche.

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sequenze

Q&A

Ecco un elenco delle domande più frequenti su questo argomento

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Struttura e classificazione degli amminoacidi

Gli amminoacidi sono le unità monomeriche che costituiscono le proteine. Ogni amminoacido è composto da un atomo di carbonio alfa (α) al quale sono legati un gruppo amminico (generalmente in forma protonata, -NH3+, a pH fisiologico), un gruppo carbossilico (generalmente in forma deprotonata, -COO-, a pH fisiologico), un atomo di idrogeno e un gruppo laterale distintivo, noto come catena laterale o gruppo R, che determina le proprietà chimiche e fisiche dell'amminoacido. Il carbonio α è un centro chirale per tutti gli amminoacidi, ad eccezione della glicina, che ha un gruppo R costituito da un altro atomo di idrogeno, rendendola achirale. La chiralità degli amminoacidi consente loro di esistere in due forme stereoisomere, destrogira (D) e levogira (L), ma solo gli amminoacidi in configurazione L sono incorporati nelle proteine durante la biosintesi. Gli amminoacidi possono esistere in diverse forme ioniche a seconda del pH dell'ambiente: la forma cationica predomina in ambienti acidi, la forma anionica in ambienti basici, e la forma zwitterionica, in cui il gruppo amminico è protonato e il gruppo carbossilico è deprotonato, è prevalente a pH vicino al punto isoelettrico dell'amminoacido.
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Proprietà fisiche e funzionalità degli amminoacidi

Le proprietà fisiche degli amminoacidi, come la solubilità e il punto di fusione, sono influenzate dalla loro struttura e dal pH dell'ambiente. In soluzione acquosa a pH neutro, gli amminoacidi si presentano prevalentemente come zwitterioni, che hanno sia una carica positiva che una negativa. Questa dualità di carica permette agli amminoacidi di agire come buffer, contribuendo a regolare il pH nei sistemi biologici. La loro carica netta varia in funzione del pH, e questa proprietà è sfruttata in tecniche analitiche come l'elettroforesi, che separa gli amminoacidi in base alla loro mobilità in un campo elettrico. La cromatografia, invece, si basa sulla differenza di affinità degli amminoacidi per una fase stazionaria, permettendo la loro separazione in base al punto isoelettrico e ad altre proprietà chimico-fisiche.

Il legame peptidico e la formazione delle proteine

I legami peptidici sono legami covalenti che si formano tra il gruppo carbossilico di un amminoacido e il gruppo amminico di un altro, con la concomitante eliminazione di una molecola d'acqua. Questo legame è caratterizzato da una parziale doppia natura del legame tra il carbonio e l'azoto, che conferisce rigidità alla struttura e limita la rotazione attorno a questo asse. La formazione di legami peptidici porta alla creazione di catene polipeptidiche, che possono piegarsi e ripiegarsi in strutture tridimensionali complesse, dando origine alle proteine. Le proteine hanno un'estremità N-terminale, che termina con un gruppo amminico libero, e un'estremità C-terminale, che termina con un gruppo carbossilico libero, determinando la polarità e la direzionalità della catena polipeptidica.

Modificazioni post-traduzionali e amminoacidi non proteici

Dopo la traduzione, le proteine possono subire una serie di modificazioni post-traduzionali che alterano la chimica e la funzione degli amminoacidi. Queste modificazioni includono fosforilazione, glicosilazione, ubiquitinazione, e molte altre, che possono influenzare la struttura, la localizzazione, l'interazione con altri biomolecole e l'attività delle proteine. Esistono anche amminoacidi non standard, come l'ornitina e la citrullina, che non sono incorporati nelle proteine durante la traduzione ma svolgono ruoli importanti in altre vie metaboliche, come il ciclo dell'urea, o agiscono come precursori per la sintesi di altre molecole biologicamente attive.

La selenocisteina e l'espansione del codice genetico

La selenocisteina è un amminoacido raro che contiene selenio al posto dello zolfo, presente nella cisteina. È conosciuta come il 21° amminoacido e viene incorporata in specifiche proteine attraverso un meccanismo che coinvolge un segnale di arresto del ribosoma e un RNA di trasferimento speciale che riconosce il codone UGA, tradizionalmente un segnale di stop. La selenocisteina è essenziale per l'attività di alcune enzimi antiossidanti e la sua presenza in proteine umane evidenzia il suo ruolo biologico cruciale. La nomenclatura degli amminoacidi, sia con simboli a una lettera che a tre lettere, facilita la rappresentazione e l'analisi delle sequenze proteiche.