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L'evoluzione della nautica nel Mediterraneo è segnata dall'apporto delle repubbliche marinare italiane e dalle innovazioni tecnologiche come la vela latina e la bussola. La cartografia nautica, con esempi come la Carta Pisana, ha rivoluzionato la navigazione, adattandosi poi alle scoperte geografiche.
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Venezia esercitò un'influenza dominante sul Mediterraneo dal XI al XV secolo
Genova fu una delle repubbliche marinare italiane che esercitò un'influenza sul Mediterraneo
Pisa fu una delle repubbliche marinare italiane che esercitò un'influenza sul Mediterraneo
Amalfi fu una delle repubbliche marinare italiane che esercitò un'influenza sul Mediterraneo
La distinzione tra navi a remi e navi a vela rimase una costante fino all'avvento delle galee armate di cannoni
L'introduzione della vela latina rappresentò una svolta nella navigazione nel Mediterraneo, consentendo manovre più efficaci e la possibilità di veleggiare anche controvento
La navigazione nel Mediterraneo beneficiò di importanti progressi tecnologici, come l'introduzione della bussola e della carta nautica
L'astronomia nautica forniva indicazioni essenziali per la determinazione della posizione in mare aperto
Le carte nautiche medievali rappresentarono un'innovazione fondamentale per la navigazione nel Mediterraneo, basate su misurazioni e osservazioni dirette
La Carta Pisana, attribuita a cartografi genovesi, è uno dei più antichi esempi sopravvissuti di carte nautiche medievali
Genova fu un centro nevralgico per la produzione cartografica alla fine del XIII secolo, grazie al suo avanzamento tecnico e allo sviluppo della marineria genovese
Con il declino politico di Genova nel XIV secolo, il centro della cartografia nautica si spostò, adattandosi alle nuove esigenze poste dalle scoperte geografiche dell'epoca
Nonostante il declino politico, i cartografi genovesi continuarono a influenzare la cartografia nautica per secoli