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Giovanni Pascoli, poeta dell'età giolittiana, visse un'esistenza segnata da perdite familiari che influenzarono la sua opera. Divenuto insegnante e poi accademico, si distinse per una poesia che unisce idillio e inquietudine, riflettendo la sua vita e il suo tempo.
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Giovanni Pascoli nacque il 31 dicembre 1855 a San Mauro di Romagna, in una famiglia di modesta condizione borghese
Assassinio del padre
La vita di Giovanni Pascoli fu segnata dalla tragica morte del padre, avvenuta nel 1867
Morte della madre e dei fratelli
Dopo la morte del padre, la famiglia Pascoli dovette affrontare anche la perdita della madre e di tre fratelli, che portò a una grave crisi economica
Studi e carriera accademica
Nonostante le difficoltà economiche, Giovanni Pascoli riuscì a completare gli studi e a diventare un insegnante liceale e successivamente professore universitario
Impegno politico e sociale
Durante gli anni universitari, Pascoli si interessò all'ideologia socialista, ma dopo un'esperienza negativa decise di prendere le distanze dalla politica attiva, mantenendo comunque un forte senso di giustizia sociale e umanitaria
Vita affettiva e familiare
Nonostante il suo attaccamento al concetto di "nido" e alla famiglia, Giovanni Pascoli non si sposò mai e non ebbe figli, rimanendo legato a un passato idealizzato e a una vita affettiva complessa
La poesia di Pascoli si caratterizza per la sua apparente semplicità e per la celebrazione della natura e della vita quotidiana, ma nasconde anche temi più oscuri e un senso di inquietudine derivanti dalle esperienze personali del poeta
Myricae" e "Poemetti
Tra le opere più significative di Pascoli si annoverano "Myricae" e "Poemetti", che gli valsero un ampio riconoscimento critico e popolare
Canti di Castelvecchio" e "Poemi conviviali
Altre opere importanti di Pascoli sono "Canti di Castelvecchio" e "Poemi conviviali", che riflettono la sua sensibilità e il suo attaccamento alla famiglia
Poesia latina
Pascoli si distinse anche nella poesia latina, vincendo per dodici volte consecutive un prestigioso concorso poetico internazionale
Negli ultimi anni della sua vita, Pascoli si dedicò a celebrare le gesta e le glorie nazionali con opere come "Odi ed inni" e "Poemi del Risorgimento", assumendo il ruolo di poeta ufficiale