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L'insediamento dei Longobardi in Italia segna un'epoca di grandi cambiamenti. Con la loro invasione nel VI secolo, fondano Pavia e ducati come Spoleto e Benevento. La loro cultura si fonde con quella romana, adottando il cristianesimo e influenzando il diritto con l'Editto di Rotari. Il loro declino avviene con l'intervento di Carlo Magno, ma lasciano un'eredità duratura.
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I Longobardi, un popolo germanico proveniente dalla Pannonia, invasero l'Italia nel VI secolo a causa delle pressioni esercitate da altri popoli, come gli Avari
Guidati dal re Alboino, i Longobardi attraversarono le Alpi Giulie nel 568 e si insediarono nel Nord Italia, fondando la loro capitale a Pavia
I Longobardi continuarono la loro avanzata verso il Sud, fondando i ducati di Spoleto e Benevento
La società longobarda era divisa in unità familiari e militari chiamate "fare", guidate da duchi
Il re, eletto dall'assemblea dei duchi, deteneva il potere supremo, ma la successione al trono spesso causava conflitti interni
Gli arimanni, guerrieri e uomini liberi, costituivano la classe dominante e detentrice delle terre nella società longobarda
I Longobardi si organizzarono in ducati autonomi, governati da un duca, che riconoscevano l'autorità del re di Pavia
I ducati di Spoleto e Benevento, situati nel Sud Italia, acquisirono una notevole autonomia e contribuirono allo sviluppo urbano e culturale della regione
La presenza di diversi centri di potere, come le città ducali, portò a un'evoluzione urbana e culturale, con la costruzione di palazzi e chiese in stile longobardo
Nonostante l'iniziale ostilità, i Longobardi e i Romani svilupparono forme di coesistenza e di scambio culturale
I Longobardi, inizialmente divisi tra cristianesimo ariano e paganesimo, si convertirono progressivamente al cattolicesimo, spesso per rafforzare le alleanze politiche con la Chiesa di Roma
La regina Teodolinda e il re Agilulfo furono determinanti nel promuovere la conversione al cattolicesimo e nel consolidare i rapporti con la Chiesa, con la costruzione di chiese e monasteri
Nel 643, il re Rotari promulgò l'Editto di Rotari, uno dei primi tentativi di codificazione del diritto germanico
L'Editto di Rotari integrava elementi del diritto romano e germanico, contribuendo a un'ibridazione delle tradizioni legali e amministrative
L'Editto di Rotari rappresentò un passo importante verso l'unificazione giuridica tra Longobardi e Romani
I rapporti tra Longobardi e Chiesa di Roma si deteriorarono, portando alla fine del regno longobardo quando il papa si alleò con i Franchi
Nel 774, Carlo Magno conquistò Pavia e pose fine al dominio longobardo nel Nord Italia, incorporando il regno nel suo impero
I ducati di Spoleto e Benevento sopravvissero fino all'arrivo dei Normanni nel XI secolo, contribuendo alla formazione dello Stato della Chiesa grazie alle donazioni di terre dei Longobardi