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La caduta del fascismo in Italia e l'armistizio del 1943 segnano un punto di svolta nella Seconda Guerra Mondiale. Il Gran Consiglio del Fascismo destituisce Mussolini, mentre il CLN coordina la Resistenza contro l'occupazione tedesca, culminando nella liberazione nazionale e nella formazione di governi di transizione.
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Il Gran Consiglio del Fascismo votò la sfiducia a Benito Mussolini e il generale Pietro Badoglio avviò trattative segrete con gli Alleati, culminate nell'armistizio firmato a Cassibile
Il Comitato di Liberazione Nazionale (CLN)
Il CLN coordinò la lotta di liberazione con la partecipazione di diverse forze politiche e sociali
Il Comando militare unificato delle forze partigiane
Il Comando militare unificato vide la partecipazione di uomini e donne di diverse estrazioni unite dall'opposizione al fascismo e all'occupazione nazista
La Resistenza contribuì alla caduta della Repubblica Sociale Italiana e alla liberazione del paese
Il governo di unità nazionale guidato da Ivanoe Bonomi e successivamente da Ferruccio Parri ebbe il compito di amministrare il paese in attesa dell'elezione di una Assemblea Costituente
Gli eventi cruciali
La sconfitta tedesca a Stalingrado e le vittorie alleate in Nord Africa e nel Pacifico segnarono la svolta della Seconda Guerra Mondiale
Le conferenze internazionali
Le conferenze di Casablanca, Teheran, Yalta e Potsdam furono essenziali per definire la strategia alleata e stabilire i principi dell'ordine mondiale post-bellico
La Resistenza francese, guidata da Charles de Gaulle e altri gruppi, contribuì significativamente alla liberazione della Francia dopo lo sbarco alleato in Normandia