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Miguel de Cervantes y Saavedra, autore del celebre 'Don Chisciotte della Mancia', ha vissuto una vita ricca di avventure e sfide. Dalla battaglia di Lepanto alla prigionia ad Algeri, fino alla precarietà economica in Spagna, la sua esistenza si riflette nelle opere che hanno segnato il passaggio dal Rinascimento al Barocco, esplorando temi come la verità, la realtà e la condizione umana.
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Miguel de Cervantes è nato il 29 settembre 1547 ad Alcalá de Henares
Battaglia di Lepanto
Cervantes combatté nella battaglia di Lepanto nel 1571, dove perse l'uso della mano sinistra
Prigionia ad Algeri
Nel 1575, Cervantes fu catturato da corsari barbareschi e rimase prigioniero ad Algeri per cinque anni
Precarietà economica
Dopo il suo ritorno in Spagna, Cervantes visse una vita di precarietà economica, lavorando in vari ruoli e dedicandosi alla scrittura
Cervantes morì a Madrid il 22 aprile 1616, lasciando un'eredità letteraria duratura
Il capolavoro di Cervantes, pubblicato in due parti nel 1605 e nel 1615, è considerato uno dei massimi esponenti della letteratura spagnola e mondiale
Novelle esemplari
Pubblicata nel 1613, questa raccolta di dodici racconti è una delle opere più famose di Cervantes
Viaggio del Parnaso
Pubblicato nel 1614, questo poemetto riflette l'amore di Cervantes per la poesia
Otto commedie e otto intermezzi
Pubblicata nel 1615, questa raccolta teatrale mostra la versatilità di Cervantes come scrittore
Le traversie di Persiles e Sigismonda
Pubblicato postumo nel 1617, questo romanzo bizantino esplora temi come l'amore, l'avventura e la trasformazione dei personaggi
"Don Chisciotte" rappresenta un'opera di transizione tra il Rinascimento e il Barocco, riflettendo il cambiamento culturale e filosofico dell'epoca
Relatività della verità
Il romanzo esplora il tema della relatività della verità attraverso le avventure del protagonista
Finzione e realtà
Cervantes mette in discussione la distinzione tra finzione e realtà attraverso la figura di Don Chisciotte
Condizione umana
Il romanzo esplora la complessità della condizione umana, con un'attenzione particolare alla crisi di valori e alla trasformazione dei personaggi
"Don Chisciotte" è diviso in due parti e si compone di una serie di episodi interconnessi che culminano con il ritorno del protagonista al suo villaggio
Il protagonista, influenzato dai romanzi cavallereschi, diventa un cavaliere errante che mette in discussione l'ideale rinascimentale dell'uomo come misura di tutte le cose
Lo scudiero di Don Chisciotte, inizialmente rappresenta il pragmatismo e il senso comune, ma nel corso del romanzo subisce una trasformazione
"Don Chisciotte" è popolato da una varietà di personaggi che rappresentano diverse classi sociali e che vengono utilizzati da Cervantes per esporre le ipocrisie e le ingiustizie della società dell'epoca
Cervantes utilizza una tecnica narrativa innovativa, presentando la storia come se fosse stata scritta da un autore arabo immaginario e successivamente "tradotta" da lui stesso
Questo stratagemma letterario permette a Cervantes di esplorare la natura della scrittura e della lettura, mettendo in discussione l'autorità narrativa e la veridicità del testo
La presenza di un "autore" immaginario e di Cervantes stesso come "traduttore" aggiunge un ulteriore livello di finzione e realtà al romanzo
"Don Chisciotte" utilizza l'umorismo e la satira per esporre le ipocrisie e le ingiustizie della società spagnola del Seicento
Il romanzo offre un ritratto satirico di tutte le classi sociali, dalla nobiltà alla plebe, mostrando la decadenza morale e sociale della Spagna dell'epoca
La "pazzia" di Don Chisciotte è utilizzata da Cervantes come uno strumento per svelare le contraddizioni e le complessità del mondo circostante