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La Teoria dell'Attaccamento di John Bowlby rivoluziona la comprensione delle relazioni affettive infantili e il loro impatto a lungo termine. Attraverso le fasi dello sviluppo dell'attaccamento e gli stili identificati da Ainsworth, si evidenzia come le prime interazioni influenzino la personalità e le relazioni sociali.
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Nel 1949, John Bowlby iniziò la sua ricerca sulla Teoria dell'Attaccamento su incarico dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, concentrandosi sui bisogni dei bambini orfani o separati dalle loro famiglie
Nel suo rapporto del 1951, "Maternal Care and Mental Health", Bowlby sottolineò l'importanza delle cure materne nei primi anni di vita e il loro impatto sullo sviluppo psicologico del bambino
La trilogia "Attaccamento e Perdita", pubblicata tra il 1969 e il 1980, è considerata l'opera cardine di Bowlby e approfondisce la natura dell'attaccamento infantile, il suo ruolo nelle relazioni affettive e la sua influenza nel modo in cui gli individui affrontano le difficoltà e le perdite nella vita
Prima di Bowlby, le teorie prevalenti sullo sviluppo emotivo dei bambini erano la Psicoanalisi e il Comportamentismo, ma egli le criticò per la loro mancanza di considerazione dei bisogni primari e dell'importanza delle relazioni affettive
Bowlby propose un approccio innovativo che combinava la profondità interpretativa della psicoanalisi con la metodologia empirica e l'osservazione sistematica del comportamentismo
Bowlby utilizzò il concetto di imprinting, introdotto da Konrad Lorenz, per spiegare il legame innato tra il neonato e la figura materna, indipendente dalla soddisfazione dei bisogni primari
Il comportamento di attaccamento si manifesta nella ricerca di vicinanza fisica ed emotiva con una figura di attaccamento reattiva e rassicurante
L'obiettivo evolutivo del comportamento di attaccamento è garantire protezione e cura dalla figura di attaccamento, aumentando le probabilità di sopravvivenza e di successo riproduttivo
Bowlby individuò quattro fasi nello sviluppo dell'attaccamento, che vanno dalla nascita ai due anni di età, durante le quali il bambino evolve da una fase di pre-attaccamento a una di attaccamento selettivo verso le figure di riferimento
Bowlby concepì l'attaccamento come uno dei sistemi motivazionali innati, sviluppatisi per organizzare il comportamento in funzione della sopravvivenza e della riproduzione
I Modelli Operativi Interni sono rappresentazioni mentali che si formano a partire dalle esperienze relazionali e influenzano la capacità di prevedere, pianificare e interpretare le situazioni
Gli stili di attaccamento, classificati da Mary Ainsworth e Mary Main attraverso la procedura sperimentale "Strange Situation", influenzano la personalità, le relazioni interpersonali e l'adattamento sociale e possono essere trasmessi da una generazione all'altra