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Il referendum del 2 giugno 1946 segnò un punto di svolta per l'Italia, scegliendo la Repubblica sulla Monarchia. Le donne votarono per la prima volta, e la Costituzione del 1948 consolidò i principi democratici dello Stato.
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Gli italiani furono chiamati a decidere tra due forme di governo, segnando un momento fondamentale nella storia d'Italia
Le donne parteciparono per la prima volta a un'elezione nazionale, segnando un passo importante verso l'uguaglianza di genere
Con il 54,3% dei voti, la scelta popolare portò alla fine della monarchia e all'istituzione di Enrico De Nicola come Capo dello Stato provvisorio
In concomitanza con il referendum, si svolsero le elezioni per l'Assemblea Costituente, che vide l'elezione di 556 membri incaricati di redigere la nuova Costituzione
Una Commissione di 75 membri fu incaricata di elaborare il testo costituzionale, che, dopo un processo di dibattito e revisione, fu approvato il 22 dicembre 1947
Il testo costituzionale fu approvato con 453 voti favorevoli, 62 contrari e 7 astenuti e promulgato il 27 dicembre 1947, entrando in vigore il 1º gennaio 1948
Gli articoli 1-12 esprimono i valori su cui si fonda la Repubblica Italiana, come la sovranità del popolo e il ripudio della guerra
Gli articoli 13-54 tutelano i diritti e i doveri dei cittadini in ambito civile, sociale, economico e politico
Gli articoli 55-139 descrivono l'organizzazione dello Stato e le funzioni dei suoi organi costituzionali, garantendo le autonomie locali e le garanzie costituzionali