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Gaio Giulio Cesare, figura centrale della storia romana, ebbe un'ascesa politica che lo portò alla dittatura. Le sue campagne in Gallia, le riforme statali e il suo tragico assassinio hanno segnato un'epoca e la fine della Repubblica Romana, aprendo la strada all'Impero.
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Cesare nacque a Roma nel 100 a.C. da una famiglia patrizia della Gens Iulia, che si riteneva discendente da Iulo, figlio di Enea
Crescita nella Suburra
Cesare crebbe nel quartiere popolare della Suburra
Simpatie politiche
Le sue simpatie verso la fazione dei Popolari influenzarono la sua carriera politica
Matrimonio e fuga
Dopo aver sposato Cornelia, figlia di un importante esponente dei Popolari, Cesare fu costretto a nascondersi a causa della presa di potere degli Ottimati
Tornato a Roma dopo la morte di Silla, Cesare iniziò la sua carriera come avvocato e politico, difendendo gli interessi dei Popolari
Tribuno militare e questore
Cesare ricoprì i ruoli di tribuno militare nel 72 a.C. e di questore nel 69 a.C
Edile e pontefice massimo
Fu edile nel 65 a.C. e pontefice massimo nel 63 a.C., consolidando il suo potere e la sua influenza a Roma
Nel 60 a.C. Cesare formò il Primo Triumvirato con Crasso e Pompeo per consolidare la sua ascesa al consolato
Eletto console nel 59 a.C., Cesare promosse leggi agrarie e ottenne il comando proconsolare delle province di Gallia Cisalpina, Gallia Transalpina e Illyricum
Estensione del dominio romano
Durante il decennio successivo, Cesare condusse una serie di campagne militari in Gallia, estendendo il dominio romano fino all'Oceano Atlantico e al Reno
Spedizioni in Britannia
Compì due spedizioni in Britannia, descrivendo le sue imprese nel resoconto "De bello Gallico"
La conquista della Gallia raggiunse il suo apice con la vittoria nella battaglia di Alesia nel 52 a.C., dove Cesare sconfisse il capo gallico Vercingetorige
Con la morte di Crasso e il deteriorarsi dei rapporti con Pompeo, il Triumvirato si disgregò
Il Senato, temendo il crescente potere di Cesare, gli ordinò di rinunciare al comando militare
Cesare, rifiutando di sottomettersi all'ordine del Senato, attraversò il fiume Rubicone nel 49 a.C. e diede inizio alla guerra civile
Dopo aver preso il controllo di Roma e sconfitto le forze pompeiane in diverse battaglie, Cesare fu nominato dittatore a vita nel 44 a.C
Durante il suo governo, Cesare attuò riforme per migliorare la gestione dello stato, ma una parte del Senato organizzò una congiura che portò alla sua morte il 15 marzo 44 a.C
La morte di Cesare non portò al restauro della Repubblica, ma all'ascesa di Ottaviano e alla nascita dell'Impero Romano sotto il nome di Augusto