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Masaccio, pittore rinascimentale, ha segnato una svolta nell'arte con opere come il Trittico di San Giovenale e la Trinità di Santa Maria Novella. Innovatore della prospettiva lineare e del chiaroscuro, ha influenzato la rappresentazione realistica nello spazio tridimensionale, lasciando un'eredità artistica fondamentale nonostante la sua breve vita.
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Masaccio nacque nel 1401 a Castel San Giovanni di Valdarno, figlio di un notaio, e crebbe in un ambiente familiare legato all'artigianato
Nel 1417 Masaccio si trasferì a Firenze, dove entrò in contatto con artisti come Donatello e Brunelleschi, e si iscrisse alla Compagnia di San Luca
Tra le opere più famose di Masaccio si possono citare il Trittico di San Giovenale, gli affreschi della Cappella Brancacci e la Trinità nella chiesa di Santa Maria Novella
Masaccio si distinse per il suo realismo basato sull'osservazione diretta della natura e sulla rappresentazione dello spazio tridimensionale, rompendo con lo stile gotico internazionale
L'artista utilizzò la prospettiva lineare per collocare le figure in uno spazio coerente e misurabile, contribuendo alla svolta nell'arte del Rinascimento
Masaccio impiegò il chiaroscuro per modellare i volumi delle figure prima di applicare il colore, ottenendo un effetto di plasticità e realismo
Nel Trittico di San Giovenale, Masaccio sperimentò con la resa illusionistica dello spazio e l'uso del chiaroscuro, anticipando le sue caratteristiche distintive
Commissionato per la chiesa del Carmine a Pisa, il Polittico di Pisa mostra la maturità artistica di Masaccio nella rappresentazione della forma e del volume nello spazio
La Trinità di Santa Maria Novella è uno dei capolavori di Masaccio, che utilizzò la prospettiva centrale per creare un'architettura illusionistica e invitare alla riflessione sulla salvezza dell'anima