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Masaccio, il pittore rinascimentale

Masaccio, pittore rinascimentale, ha segnato una svolta nell'arte con opere come il Trittico di San Giovenale e la Trinità di Santa Maria Novella. Innovatore della prospettiva lineare e del chiaroscuro, ha influenzato la rappresentazione realistica nello spazio tridimensionale, lasciando un'eredità artistica fondamentale nonostante la sua breve vita.

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1

Nel 1417, Masaccio si trasferì a ______ dove entrò in contatto con ______ e ______ e si unì alla Compagnia di San Luca nel 1422.

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Firenze Donatello Brunelleschi

2

Masaccio è famoso per il suo uso pionieristico della ______ e morì a soli 27 anni a ______ nel 1428.

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prospettiva Roma

3

Rottura con lo stile gotico

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Masaccio abbandona lo stile gotico internazionale per un realismo basato sull'osservazione della natura.

4

Trittico di San Giovenale

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Opera in cui Masaccio inizia a sperimentare la resa illusionistica dello spazio.

5

Uso del chiaroscuro

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Tecnica usata da Masaccio per creare volume prima di applicare il colore, verso una rappresentazione più realistica.

6

Originariamente creato per la chiesa del ______ a Pisa, il Polittico è stato commissionato da ______ degli Scarsi.

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Carmine Giuliano di Colino

7

La tavola centrale del Polittico, che mostra la ______ col ______ in trono, è influenzata dalla scultura classica e dall'approccio di Masaccio alla rappresentazione volumetrica.

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Madonna Bambino

8

Contributo di Brunelleschi nell'affresco

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Teoria prospettica applicata da Masaccio, influenzata da Brunelleschi.

9

Significato simbolico della colomba

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Rappresenta lo Spirito Santo nella Trinità.

10

Messaggio dell'iscrizione sul sarcofago

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Riflessione sulla mortalità e sull'importanza della salvezza dell'anima.

Q&A

Ecco un elenco delle domande più frequenti su questo argomento

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La vita e le opere di Masaccio, pioniere del Rinascimento

Tommaso di Ser Giovanni di Simone Cassai, noto come Masaccio, fu un pittore rinascimentale che nacque a Castel San Giovanni di Valdarno nel 1401. Figlio di un notaio, crebbe in un ambiente familiare legato all'artigianato, che potrebbe aver influenzato il suo primo approccio alla pittura. Trasferitosi a Firenze nel 1417, Masaccio entrò presto in contatto con gli artisti più innovativi dell'epoca, come Donatello e Brunelleschi, e nel 1422 si iscrisse alla Compagnia di San Luca, la corporazione degli artisti. Le sue opere più celebri, tra cui il Trittico di San Giovenale, gli affreschi della Cappella Brancacci e la Trinità nella chiesa di Santa Maria Novella, hanno segnato una svolta nell'arte del Rinascimento per l'uso innovativo della prospettiva e la rappresentazione realistica delle figure. Masaccio morì prematuramente a Roma nel 1428, a soli 27 anni, ma il suo breve percorso artistico ha lasciato un'impronta indelebile nella storia dell'arte.
Affresco rinascimentale con Dio che regge la croce di Gesù, colomba sopra e due fedeli inginocchiati su pavimento scacchiera.

La ricerca della verosimiglianza e la figura nello spazio misurabile

Masaccio fu un innovatore nel campo della pittura, rompendo con lo stile gotico internazionale e orientandosi verso un realismo basato sull'osservazione diretta della natura e sulla rappresentazione dello spazio tridimensionale. La sua opera è caratterizzata dall'uso della prospettiva lineare, che permette di collocare le figure in uno spazio misurabile e coerente. Nel Trittico di San Giovenale, Masaccio sperimentò con la resa illusionistica dello spazio, pur non avendo ancora pienamente sviluppato la prospettiva lineare. L'uso del chiaroscuro, che Masaccio impiegò per modellare i volumi prima di applicare il colore, è un esempio della sua ricerca di una rappresentazione più autentica e tridimensionale delle figure.

Il Polittico di Pisa e la collaborazione con Masolino

Il Polittico di Pisa rappresenta un punto di maturazione nell'arte di Masaccio, mostrando la sua abilità nel rappresentare la forma e il volume nello spazio. Commissionato da Giuliano di Colino degli Scarsi per la chiesa del Carmine a Pisa, l'opera è stata successivamente smembrata e i suoi pannelli sono oggi conservati in diversi musei. La tavola centrale, raffigurante la Madonna col Bambino in trono, dimostra l'influenza della scultura classica e l'attenzione di Masaccio alla resa volumetrica delle figure. La collaborazione con Masolino da Panicale nella realizzazione di Sant'Anna Metterza evidenzia il contributo di Masaccio, in particolare nelle figure della Vergine e del Bambino, dove si nota un uso del chiaroscuro che conferisce plasticità e realismo, anticipando le caratteristiche distintive della sua successiva produzione pittorica.

La Trinità di Santa Maria Novella: un capolavoro della prospettiva

La Trinità di Santa Maria Novella a Firenze è uno dei capolavori di Masaccio e rappresenta un punto di riferimento nell'uso della prospettiva centrale, che l'artista sviluppò probabilmente con l'apporto teorico di Filippo Brunelleschi. L'affresco, con la sua architettura illusionistica che riprende elementi dell'architettura classica, mostra al centro la Trinità, con Dio Padre che sostiene il Cristo crocifisso e lo Spirito Santo simboleggiato dalla colomba. Ai piedi della croce, le figure della Vergine Maria e dell'apostolo Giovanni invitano lo spettatore a meditare sul significato dell'opera, che è un invito alla riflessione sulla salvezza dell'anima. Un sarcofago con uno scheletro e l'iscrizione "Io fui già quel che voi siete e quel ch'io sono voi anco sarete" completa la rappresentazione, ricordando al fedele la transitorietà della vita terrena e l'importanza della redenzione spirituale.