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La filosofia stoica identifica il bene con la virtù e il male con ciò che contrasta la ragione. La libertà interiore, nonostante un universo determinato dal logos, permette di vivere in armonia con il destino. La felicità stoica emerge dall'indipendenza da fattori esterni e dal controllo delle passioni attraverso la ragione.
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La filosofia stoica pone al centro della sua etica la distinzione tra ciò che è in nostro potere, ovvero le nostre virtù e azioni, e ciò che non lo è, ovvero gli eventi esterni
Secondo gli stoici, il bene supremo è identificato con la virtù, ovvero l'agire in accordo con la ragione e la natura
Gli stoici ritengono che il male sia tutto ciò che si oppone alla ragione e impedisce l'esercizio della virtù
Gli stoici considerano il male come un aspetto inevitabile dell'ordine naturale, che tuttavia non deve deviare l'uomo dalla ricerca del bene
Secondo la fisica stoica, il logos, ovvero la ragione universale, è il principio ordinatore del cosmo
Gli stoici ritengono che il male sia necessario per apprezzare e comprendere il bene, in quanto la loro coesistenza crea un contrasto che permette di riconoscere il valore della virtù
Gli stoici sostengono un determinismo cosmico, ma affermano che l'uomo possiede una libertà interiore che si esprime attraverso l'uso della volontà e del giudizio morale
Secondo gli stoici, l'assenso è l'approvazione consapevole di un'impressione, che porta all'azione virtuosa
La libertà stoica non cambia il corso degli eventi, ma permette all'individuo di mantenere la propria integrità morale, accettando ciò che è al di fuori del proprio controllo e agendo virtuosamente in ciò che è sotto il proprio controllo
La virtù stoica è l'armonizzazione della volontà individuale con il destino e l'ordine naturale, descritta con il termine oikeiosis
Secondo gli stoici, la virtù è l'espressione di una vita vissuta in conformità con la ragione universale, che è sinonimo di bene
Gli stoici considerano il fine ultimo dell'uomo quello di vivere in accordo con la propria natura razionale, che coincide con la natura dell'universo, seguendo la legge comune della ragione
Secondo gli stoici, la felicità è il risultato di una vita vissuta in armonia con la ragione e l'ordine naturale
Gli stoici considerano la ricchezza, il successo e il piacere come indifferenti, ovvero fattori esterni che possono essere preferibili ma non sono essenziali per la felicità
Il saggio stoico, che persegue la virtù indipendentemente dalle circostanze esterne, raggiunge una condizione di autosufficienza trovando la felicità nella propria coerenza interiore e nella conformità con la ragione universale
Nella visione stoica, l'istinto è riconosciuto come un elemento naturale che guida le azioni umane verso la sopravvivenza e il benessere
Tuttavia, la ragione deve prevalere sugli istinti per assicurare che le azioni siano virtuose
Il saggio stoico aspira all'apatia, uno stato in cui le passioni sono assenti e la ragione guida tutte le azioni, permettendo all'individuo di vivere in piena armonia con l'ordine naturale e razionale dell'universo