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L'ascesa di Caravaggio nel panorama artistico del Seicento è segnata dalle sue opere nella Cappella Contarelli e Cerasi, dove il realismo e l'uso della luce creano narrazioni visive potenti. Le rappresentazioni di episodi della vita di San Matteo e le scene di martirio e conversione degli apostoli Pietro e Paolo evidenziano il suo stile innovativo e la capacità di coinvolgere emotivamente l'osservatore.
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Il cardinale Francesco Maria Del Monte supportò Caravaggio nell'ottenimento dell'importante incarico per la Cappella Contarelli
Il cardinale Mathieu Cointrel, detto Matteo Contarelli, concepì il programma iconografico che prevedeva la rappresentazione di episodi della vita di San Matteo
Caravaggio dipinse "La Vocazione di San Matteo", "Il Martirio di San Matteo" e "San Matteo e l'angelo" per la Cappella Contarelli
Caravaggio rappresenta il momento in cui Gesù chiama Matteo a seguirlo in modo realistico e contemporaneo, utilizzando abiti e ambientazioni dell'epoca
La luce, utilizzata in modo selettivo e simbolico, enfatizza il tema del libero arbitrio e della grazia divina nella scena della Vocazione di San Matteo
La Vocazione di San Matteo consolidò la reputazione di Caravaggio come uno dei più grandi pittori del suo tempo grazie alla sua innovativa interpretazione del sacro
Caravaggio fu incaricato di dipingere "La Crocifissione di San Pietro" e "La Conversione di San Paolo" per la Cappella Cerasi nella chiesa di Santa Maria del Popolo a Roma
Le opere della Cappella Cerasi presentano una rappresentazione intensamente realistica e drammatica degli eventi sacri, influenzata dalle dimensioni e dalla forma della cappella
Le tele furono dipinte due volte, probabilmente a causa di critiche dei committenti o per adattarle meglio allo spazio ristretto della cappella