Il risveglio politico dell'India del XX secolo e la figura di Gandhi sono centrali nella lotta per l'indipendenza. La non violenza, la marcia del sale e il boicottaggio dei prodotti britannici hanno definito il movimento che ha portato all'indipendenza nel 1947.
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All'inizio del XX secolo, l'India britannica assisteva a un crescente risveglio politico e culturale, con il Congresso Nazionale Indiano e la Lega Musulmana che emergevano come rappresentanti delle aspirazioni delle comunità indù e musulmane
Nonostante l'obiettivo comune di porre fine al dominio coloniale britannico, le differenze religiose e sociali portarono a una crescente divisione tra il Congresso Nazionale Indiano e la Lega Musulmana
Durante la Prima Guerra Mondiale, gli indiani contribuirono significativamente allo sforzo bellico britannico, sperando in cambio di ottenere maggiore autonomia
Dopo aver lottato contro le leggi discriminatorie in Sudafrica, Gandhi introdusse in India il concetto di satyagraha, ovvero la resistenza non violenta basata sulla forza della verità
Dopo il massacro di Amritsar nel 1919, Gandhi condannò la violenza e intensificò la sua campagna per l'indipendenza attraverso mezzi pacifici, guadagnandosi il rispetto e l'affetto del popolo indiano
Gandhi guidò il Congresso Nazionale Indiano e lanciò una campagna di non cooperazione e una di disobbedienza civile, che portarono a una maggiore consapevolezza e attenzione internazionale sul movimento per l'indipendenza
La campagna di non cooperazione promuoveva l'autosufficienza economica attraverso il boicottaggio dei prodotti britannici e l'adozione di prodotti indiani, simboleggiati dall'arcolaio e dal dhoti
Gandhi sottolineò l'importanza dell'emancipazione delle donne e la lotta contro la discriminazione delle caste, in particolare degli intoccabili
Nel 1930, Gandhi inaugurò una nuova fase di disobbedienza civile con la marcia del sale, che portò a una campagna di disobbedienza civile su larga scala nonostante l'arresto di Gandhi e di migliaia di altri attivisti
In risposta alla pressione del movimento indipendentista, il governo britannico promulgò il Government of India Act del 1935, che prevedeva un'espansione dell'autonomia provinciale e un sistema di governo federale
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