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La biodiversità e la sistematica sono essenziali per comprendere la vita sulla Terra. Con milioni di specie, solo una parte è stata descritta scientificamente. La tassonomia, evolutasi dai tempi di Linneo, utilizza oggi analisi genetiche per classificare gli organismi in un sistema gerarchico che va dalla specie al dominio, rivelando le relazioni evolutive tra le forme di vita.
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La biodiversità terrestre è estremamente vasta e comprende una vasta gamma di organismi, dai microrganismi unicellulari agli organismi pluricellulari altamente complessi
Nuove specie vengono regolarmente scoperte, soprattutto in ecosistemi meno esplorati come gli oceani profondi e le foreste pluviali
La sistematica è il ramo della biologia che si occupa della classificazione degli organismi viventi in gruppi basati su somiglianze morfologiche, genetiche e comportamentali, utilizzando un metodo standardizzato e universalmente riconosciuto
Strumenti come il microscopio ottico, il microscopio elettronico e le tecniche di biologia molecolare hanno permesso di affinare i criteri di classificazione, rendendoli più accurati e dettagliati
Nomenclatura Binomiale
Carlo Linneo ha introdotto la nomenclatura binomiale, che assegna a ogni specie un nome scientifico composto da un genere e un epiteto specifico, fornendo un identificativo unico e standardizzato
Sistema Gerarchico
Linneo ha anche introdotto un sistema di classificazione gerarchico che organizza gli organismi in una serie di livelli, riflettendo le relazioni naturali tra di loro
La classificazione moderna si basa sui principi linneani, ma è stata ampliata e raffinata grazie alle scoperte scientifiche successive
Le categorie sistematiche sono otto, con la specie come unità fondamentale e il dominio come il livello più inclusivo
Un esempio di classificazione è dato dal lupo (Canis lupus) e dal batterio Lactobacillus acidophilus, che vengono raggruppati in base a caratteristiche condivise come la capacità riproduttiva e la presenza di strutture anatomiche comuni