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Il poemetto 'La signorina Felicita ovvero la felicità' di Guido Gozzano esplora l'amore non vissuto e l'ideale di una vita semplice. Attraverso la figura di Felicita e la villa Amarena, il poeta crepuscolare riflette sulla felicità genuina e sulla malinconia dell'intellettualismo, in un'opera che oscilla tra nostalgia e ironia.
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Guido Gozzano è stato un poeta italiano, esponente del movimento letterario crepuscolare
Caratteristiche del movimento crepuscolare
Il movimento crepuscolare si caratterizza per la ricerca di una bellezza decadente e malinconica, in contrasto con il positivismo dell'epoca
Altri esponenti del movimento crepuscolare
Altri importanti esponenti del movimento crepuscolare sono stati Giovanni Pascoli e Guido Mazzoni
"La signorina Felicita ovvero la felicità" è un poemetto composto da 434 versi articolati in otto sestine di endecasillabi
L'amore idealizzato
Il poemetto racconta di un amore idealizzato e mai realizzato con la Signorina Felicita, simbolo di una vita semplice e genuina
La villa Amarena
La dimora dei ciliegi e del fantasma della marchesa rappresenta il luogo ideale per una vita semplice e lontana dall'intellettualismo
La figura di Felicita
Felicita è ritratta come una donna dalla bellezza genuina e schietta, simbolo di un ideale femminile distante dalle figure decadenti dell'epoca
Il poeta manifesta un sentimento ambivalente nei confronti della vita semplice e provinciale rappresentata da Felicita, riflettendo sulla complessa relazione tra vita, arte e desiderio
"La signorina Felicita ovvero la felicità" riflette sulla ricerca di una felicità semplice e autentica, che si rivela essere un'illusione per il poeta
Il poeta si rende conto che la vita semplice e borghese rappresentata da Felicita è incompatibile con la sua natura intellettuale, rivelando l'irrealizzabilità del sogno di una felicità autentica