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Equazioni di Lagrange e Principio delle Reazioni Vincolari

Le equazioni di Lagrange rappresentano uno strumento fondamentale in fisica per studiare il moto di sistemi meccanici senza calcolare le reazioni vincolari. Basate su vincoli ideali, queste equazioni utilizzano coordinate generalizzate per descrivere sistemi olonomi. Il loro impiego è cruciale nell'analisi delle piccole oscillazioni e nella comprensione delle forze conservative e non conservative.

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1

Queste equazioni sono applicabili a sistemi con qualsiasi numero di ______ di ______.

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gradi libertà

2

I vincoli nei sistemi analizzati dalle equazioni di Lagrange sono considerati ______, cioè non dissipano ______.

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ideali energia

3

In ______ il lavoro virtuale delle reazioni vincolari è nullo per spostamenti che rispettano i ______.

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dinamica vincoli

4

Le equazioni di Lagrange descrivono il moto di sistemi ______, ovvero con vincoli esprimibili tramite ______.

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olonomi equazioni

5

Spostamenti virtuali e coordinate generalizzate

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Gli spostamenti virtuali sono variazioni delle coordinate generalizzate che rispettano i vincoli del sistema senza considerare il tempo.

6

Forze generalizzate

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Le forze generalizzate sono derivate dalle forze reali e dai vincoli, proiettate sulle direzioni delle coordinate generalizzate.

7

Lagrangiano e equazioni di Lagrange

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Il Lagrangiano è la differenza tra energia cinetica e potenziale; le equazioni di Lagrange derivano da esso per descrivere il moto del sistema.

8

Nel contesto delle ______, le equazioni di ______ diventano più semplici quando agiscono forze ______.

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forze conservative Lagrange conservative

9

La funzione , indicata con L, è la differenza tra l' cinetica e il ______.

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Lagrangiana energia potenziale

10

Quando intervengono forze ______, si introduce un termine ______, simboleggiato con Q*, nelle equazioni.

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non conservative aggiuntivo

11

La ______ viscosa è un tipo di forza ______ e può essere descritta tramite una funzione di ______ come quella di ______.

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resistenza non conservativa dissipazione Rayleigh

12

Definizione di coordinate cicliche

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Coordinate che non figurano nella funzione Lagrangiana e il cui momento coniugato è conservato.

13

Integrale primo del moto

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Quantità conservata nel tempo, associata a simmetrie, risultante da coordinate cicliche.

14

Beneficio delle coordinate cicliche nell'analisi del moto

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Semplificano lo studio di sistemi con molti gradi di libertà, facilitando la risoluzione delle equazioni del moto.

15

Le ______ delle piccole oscillazioni si trovano risolvendo l'equazione ______ associata.

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frequenze caratteristiche caratteristica

Q&A

Ecco un elenco delle domande più frequenti su questo argomento

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Le Equazioni di Lagrange e il Principio delle Reazioni Vincolari

Le equazioni di Lagrange offrono un metodo efficace per analizzare il moto di sistemi meccanici complessi, evitando il calcolo diretto delle reazioni vincolari. Queste equazioni, valide per sistemi con un numero arbitrario di gradi di libertà, si basano sull'assunzione che i vincoli siano ideali, ovvero non dissipino energia. In dinamica, il secondo principio della dinamica si applica a ogni punto materiale del sistema, e il lavoro virtuale delle reazioni vincolari risulta nullo per spostamenti virtuali compatibili con i vincoli. Questo principio, insieme all'uso di coordinate generalizzate, porta alle equazioni di Lagrange, che descrivono il moto di sistemi olonomi, cioè sistemi con vincoli esprimibili mediante equazioni.
Pendolo semplice in movimento con filo grigio e sfera metallica riflettente, catturato a metà oscillazione su sfondo sfocato.

Ipotesi Fondamentali e Derivazione delle Equazioni di Lagrange

La derivazione delle equazioni di Lagrange si basa su ipotesi precise: i vincoli devono essere ideali e bilaterali, e il sistema deve essere olonomo. Gli spostamenti virtuali dei punti del sistema sono espressi in termini di variazioni delle coordinate generalizzate. Applicando l'equazione simbolica della dinamica e definendo le forze generalizzate, si ottengono equazioni differenziali del secondo ordine nelle coordinate generalizzate. L'integrazione di queste equazioni determina il moto del sistema. Un teorema fondamentale lega il torque τ all'energia cinetica T, permettendo di esprimere le equazioni di Lagrange attraverso la differenza tra l'energia cinetica e il potenziale, noto come Lagrangiano.

Equazioni di Lagrange per Sistemi con Forze Conservative e Non Conservative

In presenza di forze conservative, le equazioni di Lagrange si semplificano poiché la forza generalizzata Q deriva dal gradiente di un potenziale U. Introducendo la funzione Lagrangiana L, differenza tra l'energia cinetica T e il potenziale U, si ottiene una forma più elegante delle equazioni. Per sistemi soggetti a forze non conservative, si aggiunge un termine aggiuntivo Q* che rappresenta l'effetto di tali forze sul sistema. Un esempio di forza non conservativa è la resistenza viscosa, per la quale si può introdurre una funzione di dissipazione, come quella di Rayleigh, per modellare l'effetto dissipativo.

Integrali Primi del Moto e Coordinate Cicliche

Le coordinate cicliche sono quelle coordinate generalizzate che non compaiono esplicitamente nella funzione Lagrangiana L. La loro importanza deriva dal fatto che il momento coniugato associato a una coordinata ciclica è conservato nel tempo, costituendo un integrale primo del moto. Questo risultato è noto come teorema di Noether e rappresenta un principio di conservazione legato alle simmetrie del sistema. L'identificazione delle coordinate cicliche semplifica notevolmente l'analisi del moto, specialmente in sistemi con molteplici gradi di libertà.

Analisi delle Piccole Oscillazioni in Sistemi Conservativi

Il metodo lagrangiano è particolarmente efficace per analizzare le piccole oscillazioni attorno a una posizione di equilibrio stabile in sistemi conservativi. Linearizzando le equazioni di Lagrange si ottengono equazioni differenziali lineari con coefficienti costanti, che descrivono le piccole oscillazioni del sistema. Le frequenze caratteristiche di queste oscillazioni si determinano risolvendo l'equazione caratteristica associata. Questo approccio permette di studiare il comportamento dinamico del sistema vicino a una configurazione di equilibrio, fornendo una comprensione dettagliata delle proprietà delle piccole oscillazioni.