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La Francia del XVIII secolo, alle prese con una crisi finanziaria e sociale, vide l'ascesa del Terzo Stato e l'assalto alla Bastiglia, eventi che portarono all'abolizione dei privilegi feudali e alla proclamazione della Repubblica.
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L'assolutismo di Luigi XVI e le spese belliche hanno portato alla rovina delle finanze dello stato
La carestia ha causato un aumento del prezzo del pane e ha alimentato il malcontento popolare
La società era divisa in tre stati, con il terzo stato escluso dal potere politico nonostante fosse la maggioranza della popolazione
Turgot e Necker furono nominati da Luigi XVI per cercare soluzioni alla crisi
Turgot e Necker proposero misure impopolari per risanare le finanze, ma furono respinte dal re per paura di perdere il sostegno dei privilegiati
La pressione della nobiltà e del clero portò alla convocazione dell'Assemblea, che rappresentava una potenziale opportunità di riforma per il terzo stato
L'Assemblea si aprì il 5 maggio 1789, ma subito si verificarono tensioni sul metodo di votazione
Dopo il rifiuto del re di accogliere le richieste del terzo stato, i suoi rappresentanti si riunirono e si proclamarono Assemblea Nazionale
L'assalto alla Bastiglia il 14 luglio 1789 segnò l'inizio della Rivoluzione, che portò alla Dichiarazione dei Diritti dell'Uomo e del Cittadino il 26 agosto
Nonostante la resistenza di Luigi XVI, la Francia si avviò verso una monarchia costituzionale con la separazione dei poteri e la nazionalizzazione della Chiesa
Il tentativo di fuga del re e la concentrazione di truppe intorno a Parigi portarono all'instaurazione di una Comune e alla formazione di gruppi radicali