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La scolastica, movimento filosofico-teologico medievale, si concentra sull'armonizzazione di fede e ragione. Personaggi come Anselmo d'Aosta e Tommaso d'Aquino ne sono figure chiave.
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La Scolastica era un movimento che si diffuse nelle scuole monastiche, nelle cattedrali e nelle università del Medioevo, caratterizzato dalla ricerca della verità attraverso l'integrazione della ragione umana e della fede rivelata
Il termine "scholasticus" indicava originariamente l'insegnante delle arti liberali, ma in seguito venne adottato per indicare gli insegnanti di filosofia e teologia
La Scolastica trae origine dalla rinascita carolingia, un periodo di rinnovamento culturale nel quale emersero figure come Alcuino da York, Giovanni Scoto Eriugena e Gerberto di Aurillac
Le arti liberali erano suddivise nel trivio (grammatica, retorica e dialettica) e nel quadrivio (aritmetica, geometria, astronomia e musica)
La Scolastica si basava sulla "lectio", la lettura e il commento di testi autorevoli, seguita dalla "meditatio" e dalla "questio", per arrivare alla "disputatio", un dibattito formale tra studenti
Gli scolastici producevano "commentari" e raccolte di "questiones" per documentare le loro riflessioni e soluzioni filosofico-teologiche emerse durante le dispute
La Scolastica mirava all'interpretazione e all'integrazione della verità rivelata con la ragione umana, differenziandosi dalla filosofia antica greca che cercava la verità solo attraverso l'indagine razionale
La tradizione cristiana era il fondamento della Scolastica, con la filosofia che serviva come "ancilla theologiae" (serva della teologia)
Gli scolastici cercavano di armonizzare le verità della fede rivelata con le conclusioni della ragione umana, utilizzando e adattando concetti di Platone, Agostino e Aristotele