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Visioni dell'essere umano e del contratto sociale nel XVII secolo

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Thomas Hobbes e Jean-Jacques Rousseau offrono visioni contrastanti sull'essere umano e la società. Hobbes vede l'uomo come una macchina razionale in uno stato di natura conflittuale, che cerca sicurezza nel contratto sociale e nella sovranità assoluta. Rousseau, invece, crede nella bontà innata dell'uomo, corrotta dalla società e dalle disuguaglianze nate con la proprietà privata, proponendo un ordine sociale basato sulla volontà generale.

L'Antropologia Meccanicistica di Hobbes

Thomas Hobbes, filosofo del XVII secolo, propone una visione dell'essere umano come entità meccanica, guidata da leggi di autoconservazione e da un calcolo razionale dell'interesse personale. Nel suo lavoro "Leviatano", Hobbes descrive lo stato di natura come una condizione di guerra di tutti contro tutti, dove l'individuo è mosso da desideri e paure. La ragione umana è vista come uno strumento per la sopravvivenza, che permette di anticipare i pericoli e di cercare la pace attraverso la creazione di un contratto sociale. In questo contesto, l'autonomia è intesa come la capacità di agire in base a leggi naturali interne, ma è limitata dalla necessità di garantire la sicurezza personale attraverso l'istituzione di un potere sovrano.
Scultura di figure umane bronzee intrecciate come ingranaggi di una macchina, formano un cerchio toccandosi le mani, con sfondo sfumato grigio.

Il Relativismo Morale e la Necessità dell'Ordine Sociale

Hobbes sostiene che, in assenza di un'autorità sovrana, non esistono principi morali universali e che le nozioni di giusto e ingiusto sono prodotti di convenzioni sociali. Questa visione relativista implica che, nello stato di natura, gli individui non hanno doveri morali gli uni verso gli altri e che la pace sociale può essere raggiunta solo attraverso la costruzione di un ordine politico. Il contratto sociale, quindi, diventa il mezzo attraverso il quale gli individui trasferiscono i propri diritti naturali a un sovrano, che stabilisce e mantiene un codice di leggi comune, necessario per evitare il caos e la violenza endemica dello stato di natura.

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00

Nel suo testo 'Leviatano', ______ descrive una condizione umana primitiva caratterizzata da un conflitto perpetuo.

Thomas Hobbes

01

Principi morali in assenza di autorità

Non esistono secondo Hobbes; giusto e ingiusto sono convenzioni sociali.

02

Stato di natura secondo Hobbes

Condizione senza doveri morali reciproci, caratterizzata da caos e violenza.

Q&A

Ecco un elenco delle domande più frequenti su questo argomento

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