Logo
Accedi
Logo
AccediRegistrati
Logo

Strumenti

Mappe Concettuali AIMappe Mentali AIRiassunti AIFlashcards AIQuiz AI

Risorse utili

BlogTemplate

Info

PrezziFAQTeam & Careers

info@algoreducation.com

Corso Castelfidardo 30A, Torino (TO), Italy

Algor Lab S.r.l. - Startup Innovativa - P.IVA IT12537010014

Privacy policyCookie policyTermini e condizioni

L'ascesa di Giolitti e la gestione dei conflitti sociali

L'ascesa di Giovanni Giolitti segnò un'epoca di riforme sociali in Italia, con la regolamentazione del lavoro e la protezione dei lavoratori. Le sue politiche di conciliazione e dialogo con sindacati e forze politiche, come socialisti e cattolici, hanno contribuito a plasmare l'età giolittiana, un periodo di progresso sociale ma anche di tensioni.

Mostra di più
Apri mappa nell'editor

1

4

Apri mappa nell'editor

Vuoi creare mappe dal tuo materiale?

Inserisci il tuo materiale in pochi secondi avrai la tua Algor Card con mappe, riassunti, flashcard e quiz.

Prova Algor

Impara con le flashcards di Algor Education

Clicca sulla singola scheda per saperne di più sull'argomento

1

Battaglia di Adua 1896

Clicca per vedere la risposta

Sconfitta italiana in Etiopia che minò il prestigio nazionale e mise in luce i limiti della politica coloniale.

2

Crisi sociale fine '800 Italia

Clicca per vedere la risposta

Tensioni dovute a condizioni economiche difficili, imposte sui consumi e repressione delle agitazioni popolari.

3

Assassinio re Umberto I

Clicca per vedere la risposta

Ucciso nel 1900 dall'anarchico Gaetano Bresci, evento che segnò il culmine dell'instabilità sociale.

4

Governo Zanardelli-Giolitti

Clicca per vedere la risposta

Inizio del XX secolo, politica di conciliazione e dialogo con riconoscimento del ruolo sindacale.

5

Il governo - si è distinto per aver introdotto riforme sociali per migliorare le condizioni lavorative.

Clicca per vedere la risposta

Zanardelli Giolitti

6

Per mediare tra le categorie lavorative, è stato creato il ______ ______ del lavoro.

Clicca per vedere la risposta

Consiglio superiore

7

Giolitti, diventato presidente del Consiglio nel ______, ha promosso l'inclusione sociale dialogando con ______ e ______.

Clicca per vedere la risposta

1903 socialisti cattolici

8

Caratteristiche età giolittiana

Clicca per vedere la risposta

Trasformazioni sociali/politiche, riforme, riconoscimento sindacati, integrazione correnti politiche.

9

Politica di non intervento di Giolitti

Clicca per vedere la risposta

Giolitti favoriva il dialogo e la mediazione nelle dispute lavorative, evitando interventi diretti.

10

Strategia politica di Giolitti

Clicca per vedere la risposta

Rafforzare lo Stato liberale integrando socialisti e cattolici, prima esclusi dalla politica nazionale.

Q&A

Ecco un elenco delle domande più frequenti su questo argomento

Contenuti Simili

Storia

Il Boom Economico e la Grande Depressione negli Stati Uniti

Vedi documento

Storia

Sviluppo Storico del Femminismo e le Sue Onde di Attivismo

Vedi documento

Storia

Le Crociate: Significato e Origine

Vedi documento

Storia

Origini e Sviluppo del Fascismo in Italia

Vedi documento

L'ascesa di Giolitti e la gestione dei conflitti sociali

La fine del XIX secolo vide l'Italia attraversare una fase di crisi profonda, segnata da tensioni sociali e insuccessi nel campo coloniale. I governi di Agostino Depretis e Francesco Crispi avevano adottato una politica estera espansionistica, che portò alla sconfitta italiana nella battaglia di Adua contro l'Etiopia nel 1896, minando il prestigio nazionale. Sul fronte interno, le condizioni economiche difficili e le imposte sui beni di consumo gravavano pesantemente sui ceti più poveri, provocando malcontento e agitazioni. La risposta delle autorità fu spesso di natura repressiva, contribuendo ad acuire le tensioni sociali. L'apice di questa fase di instabilità fu l'assassinio del re Umberto I ad opera dell'anarchico Gaetano Bresci nel 1900. Questo tragico evento coincise con l'ascesa al trono di Vittorio Emanuele III e la formazione del governo guidato da Giuseppe Zanardelli, nel quale Giovanni Giolitti ricoprì il ruolo di ministro degli Interni. Giolitti introdusse un approccio innovativo nella gestione dei conflitti sociali, promuovendo la neutralità dello Stato e riconoscendo il ruolo delle organizzazioni sindacali, ponendo le basi per una nuova politica di conciliazione e dialogo.
Ritratto in bianco e nero di uomo maturo con capelli corti, fronte alta e barba curata, vestito con giacca scura e cravatta chiara.

Le riforme sociali e il dialogo con le forze politiche

Il governo Zanardelli-Giolitti si distinse per l'implementazione di riforme sociali volte a migliorare le condizioni di lavoro e a fornire protezione ai lavoratori. Tra queste, si annoverano la regolamentazione del lavoro femminile e minorile e la creazione di un sistema di previdenza per la vecchiaia e per gli infortuni sul lavoro. Fu istituito il Consiglio superiore del lavoro, con il compito di mediare tra le diverse categorie lavorative. Queste iniziative favorirono la crescita e il consolidamento di organizzazioni sindacali, come la Confederazione Generale del Lavoro (CGdL) e la Federterra. Anche il mondo cattolico vide la formazione di strutture sindacali, come le Società di mutuo soccorso e le Leghe bianche. Giolitti, divenuto presidente del Consiglio nel 1903, perseguì una politica di inclusione sociale, cercando di ampliare la base di sostegno dello Stato liberale e instaurando un dialogo costruttivo con le forze politiche emergenti, in particolare con i socialisti e i cattolici, che fino ad allora erano stati esclusi o in opposizione al blocco liberale.

L'età giolittiana: tra progresso sociale e tensioni

Il periodo storico noto come "età giolittiana", che si estese fino allo scoppio della Prima guerra mondiale, fu caratterizzato da importanti trasformazioni sociali e politiche. Nonostante le riforme e il riconoscimento dei sindacati, i conflitti tra lavoratori e imprenditori continuarono a manifestarsi. Giolitti adottò una politica di non intervento nelle dispute lavorative, privilegiando il dialogo e la mediazione, ma si mostrò meno incline alla conciliazione in occasione delle agitazioni contadine. La sua strategia politica era volta a rafforzare lo Stato liberale attraverso l'integrazione delle diverse correnti politiche, in particolare quelle socialiste e cattoliche, che fino a quel momento erano state marginalizzate. Giovanni Giolitti, un burocrate che si trasformò in un abile politico, giocò un ruolo chiave in questo periodo di transizione, guidando il paese verso la modernizzazione e cercando di rispondere alle esigenze di una società in rapida trasformazione.