Il Fronte Occidentale e la guerra di trincea
La Germania, conscia dell'impossibilità di sostenere una guerra su due fronti, pianificò un'offensiva rapida contro la Francia attraverso il Belgio, secondo il Piano Schlieffen, per poi rivolgersi verso la Russia. Tuttavia, l'offensiva tedesca fu fermata dai francesi e dagli inglesi nella Prima Battaglia della Marna a settembre 1914. Questo portò a una guerra di logoramento con lunghissime trincee che definirono il Fronte Occidentale, il principale teatro della Prima Guerra Mondiale, estendendosi dalla costa del Mare del Nord fino alla frontiera svizzera.Il Fronte Orientale e l'entrata in guerra dell'Italia
Sul Fronte Orientale, l'esercito russo invase la Prussia orientale, ma fu sconfitto dai tedeschi nella Battaglia di Tannenberg ad agosto 1914. Questa vittoria tedesca fu seguita da altre sconfitte russe, che tuttavia non portarono a una decisione definitiva del fronte. In Italia, l'opinione pubblica era divisa tra neutralisti e interventisti, questi ultimi spinti da sentimenti irredentisti e dalla promessa di guadagni territoriali. Dopo intense trattative, l'Italia firmò il Patto di Londra con le potenze dell'Intesa, promettendo l'ingresso in guerra a fianco di Francia, Regno Unito e Russia in cambio di promesse territoriali. Il 24 maggio 1915, l'Italia dichiarò guerra all'Austria-Ungheria, aprendo un nuovo fronte di guerra.La vita nelle trincee e l'evoluzione della guerra
La vita nelle trincee era estremamente dura, con i soldati esposti a condizioni climatiche avverse, malattie come la febbre delle trincee e la piaga dei pidocchi, e il costante pericolo di morte. Le nuove armi, come mitragliatrici, gas tossici e cannoni di grosso calibro, cambiarono le strategie di combattimento, rendendo obsoleta la cavalleria e imponendo una guerra di posizione. La disciplina militare era severa, con punizioni corporali e controllo della corrispondenza per mantenere il morale alto e prevenire diserzioni o ammutinamenti.L'entrata in guerra degli Stati Uniti e la svolta del conflitto
L'entrata in guerra degli Stati Uniti nell'aprile del 1917, dopo l'inizio della guerra sottomarina indiscriminata da parte della Germania e l'affondamento di navi con cittadini americani a bordo, segnò una svolta nel conflitto. La Russia uscì dalla guerra con la firma del Trattato di Brest-Litovsk nel marzo 1918, dopo la presa del potere di Lenin e la Rivoluzione d'Ottobre del 1917, permettendo agli Imperi Centrali di concentrarsi sul Fronte Occidentale. Tuttavia, la crisi interna in Germania e Austria-Ungheria cresceva, e i loro tentativi di attacchi decisivi nel 1918 furono fermati dalle forze alleate, rafforzate dall'arrivo delle truppe americane.La fine della guerra e l'armistizio
Nel 1918, l'Austria-Ungheria tentò un ultimo attacco sul Piave, ma fu respinta. L'Italia lanciò l'offensiva finale a Vittorio Veneto, che portò al collasso dell'Austria-Ungheria. Il 3 novembre 1918 fu firmato l'armistizio di Villa Giusti, segnando la fine della guerra sul fronte italiano. Poco dopo, il 9 novembre, l'Imperatore Guglielmo II di Germania abdicò e la Germania firmò l'armistizio di Compiègne l'11 novembre 1918, ponendo fine alla Prima Guerra Mondiale. La guerra si concluse ufficialmente con la firma del Trattato di Versailles il 28 giugno 1919.