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L'arte romana, con la sua ricca simbologia e finalità propagandistiche, rifletteva i valori e le ideologie dell'epoca. Monumenti come l'Ara Pacis e gli archi trionfali, oltre a celebrare vittorie militari, comunicavano il potere imperiale e legittimavano la dinastia Giulio-Claudia. La divinizzazione degli imperatori e la rappresentazione di figure come Augusto e Livia con attributi divini erano pratiche comuni per rafforzare l'ideologia imperiale.
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La lupa capitolina era un simbolo di Roma e della sua fondazione mitica da parte di Romolo e Remo, utilizzata per diffondere messaggi politici e sociali
I festoni di frutta come simboli di protezione contro le forze negative
I festoni di frutta, scolpiti con tecniche di chiaroscuro, avevano una funzione apotropaica oltre che decorativa, proteggendo Roma dalle forze negative
Altri motivi ricorrenti come protomi di medusa, teste di Giove e Ammone, aquile e maschere di satiri
Elementi come protomi di medusa, teste di Giove e Ammone, aquile e maschere di satiri erano diffusi nei monumenti e nelle aree pubbliche, rafforzando il legame tra arte e potere durante il periodo augusteo
Gli altari a cielo aperto, come l'Ara Pacis e l'Ara Gentis Iuliae, avevano un ruolo fondamentale nella comunicazione del potere imperiale e venivano utilizzati in occasioni di cerimonie pubbliche e processioni
L'arco trionfale, spesso collocato in prossimità di templi, serviva a celebrare le vittorie militari e a onorare figure di spicco come Germanico, contribuendo a consolidare il culto dell'imperatore e la sua immagine di leader invincibile
L'arco dedicato a Germanico, insieme ad altri monumenti come la Tabula Siarensis, era decorato con statue della famiglia imperiale e raffigurazioni dei popoli sconfitti, simboleggiando la potenza di Roma e la legittimazione della successione dinastica
L'imperatore Claudio cercò di legittimare il suo potere attraverso l'esaltazione di figure come Livia e Germanico, rappresentati con attributi divini in cicli statuari diffusi in tutto l'impero
La divinizzazione degli imperatori e dei loro familiari era una pratica comune nell'arte romana, come dimostrato dal rilievo di Ravenna che rappresenta Augusto e Livia con attributi divini
L'arco trionfale si trasformò da elemento del percorso trionfale a monumento urbano indipendente, sottolineando l'importanza crescente dell'arco come simbolo di potere e legittimità dinastica