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L'omicidio di Salvatore Colasberna e la successiva indagine del Capitano Bellodi svelano la complessa rete di omertà e corruzione in Sicilia. Affrontando la mafia, Bellodi si imbatte in ostacoli e tradimenti, ma la sua determinazione rimane incrollabile. La storia evidenzia il cinismo del potere mafioso e la sfida di combatterlo con strategie sofisticate.
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Colasberna viene ucciso in presenza di testimoni mentre aspetta l'autobus per Palermo
Nonostante la presenza di testimoni, l'omicidio si scontra con il silenzio imposto dall'omertà
Il capitano dei Carabinieri Bellodi, un uomo dal forte senso di giustizia e passato partigiano, si occupa delle indagini sull'omicidio di Colasberna
La scomparsa di Paolo Nicolosi, testimone chiave dell'omicidio di Colasberna, porta all'attenzione il sicario della mafia Diego Marchica
La sparizione di Nicolosi porta all'attenzione di Bellodi il sicario della mafia Diego Marchica, legato all'onorevole Livigni
L'arresto di Marchica porta alla scoperta dell'omicidio di Parrinieddu, confidente di Bellodi, il quale prima di morire fornisce informazioni fondamentali per le indagini
Bellodi utilizza una messinscena e un falso verbale di interrogatorio per convincere Marchica di essere stato tradito da Pizzuco, portandolo a confessare l'omicidio di Colasberna
Le confessioni di Marchica implicano Pizzuco nella scomparsa di Nicolosi e confermano il suo ruolo nei crimini
Le confessioni portano all'arresto di Marchica, Pizzuco e Arena, svelando i collegamenti tra la mafia e la politica e attirando l'attenzione dei media
Durante l'interrogatorio, Bellodi affronta Arena con rispetto ma determinazione, evidenziando le sue incongruenze e il suo coinvolgimento nei delitti e negli appalti
Arena mostra una visione cinica della società, dividendo gli uomini in categorie che riflettono il suo disprezzo per la debolezza e l'ingenuità
Bellodi capisce che per combattere la mafia sono necessarie strategie sofisticate, simili a quelle adottate negli USA contro l'evasione fiscale
Testimoni insospettabili forniscono alibi inattaccabili per Marchica, causando la demolizione delle indagini e lo scagionamento di Arena
Deluso dalla sconfitta delle sue indagini, Bellodi si ritira a Parma dove scopre che il suo lavoro è stato vanificato
Nonostante la sconfitta, Bellodi non perde la speranza e, amando la Sicilia, prevede di tornarvi per continuare la sua battaglia contro la mafia
In un momento di riflessione con gli amici, Bellodi descrive la Sicilia come "incredibile" e cerca di spiegare la complessità della mafia con un aneddoto
Bellodi racconta di un medico carcerario costretto a cercare giustizia presso un capomafia dopo aver sfidato l'organizzazione, evidenziando l'ambiguità del potere mafioso
Questo episodio rafforza la determinazione di Bellodi a continuare la sua battaglia contro la mafia, nonostante le difficoltà incontrate