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Mastro-don Gesualdo: un ritratto della società siciliana dell'Ottocento

Mastro-don Gesualdo, opera di Giovanni Verga, narra la storia di Gesualdo Motta, muratore siciliano che diventa ricco ma resta isolato. Il romanzo esplora l'ascesa sociale nell'Ottocento, le dinamiche di potere e la ricerca di un riconoscimento aristocratico, mostrando le contraddizioni di una società ossessionata dall'accumulo di beni.

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1

Il romanzo "______" è un'opera di ______ ______ e fa parte del ciclo dei Vinti.

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Mastro-don Gesualdo Giovanni Verga

2

Pubblicato nel ______, "Mastro-don Gesualdo" è ambientato in ______ nel XIX secolo.

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1889 Sicilia

3

Nonostante la ricchezza, Gesualdo affronta il ______ sociale e muore ______ e malato.

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pregiudizio solo

4

Ambiente sociale in 'Mastro-don Gesualdo'

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Passaggio da vita popolare ('Malavoglia') a borghese/aristocratica; esplora dinamiche sociali e ipocrisie.

5

Tecnica del discorso indiretto libero

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Esprime pensieri/emozioni di Gesualdo; approfondisce psicologia del protagonista.

6

Conflitto centrale in 'Mastro-don Gesualdo'

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Dilemma tra relazioni umane sincere e accumulo beni materiali; riflette crisi morale/sociale dell'epoca.

7

Nonostante il suo successo economico, il protagonista ______ si sente isolato e infelice.

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Gesualdo

8

Verga ritrae ______ come un eroe moderno che simboleggia il progresso e l'ambizione.

Clicca per vedere la risposta

Gesualdo

9

L'autore offre un giudizio ______ sul progresso, riconoscendone la necessità ma evidenziando anche le conseguenze negative.

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ambivalente

10

Il protagonista del romanzo non riesce a creare ______ affettivi genuini.

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legami

11

Il romanzo di Verga mostra una visione amara della ______ per l'esistenza.

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lotta

Q&A

Ecco un elenco delle domande più frequenti su questo argomento

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Contesto storico e trama di "Mastro-don Gesualdo"

"Mastro-don Gesualdo" è un'opera significativa di Giovanni Verga, appartenente al ciclo dei Vinti e pubblicata nel 1889. Il romanzo si ambienta in Sicilia, nella prima metà dell'Ottocento, periodo caratterizzato da profondi cambiamenti sociali e politici. Il protagonista, Gesualdo Motta, è un abile muratore che, attraverso il duro lavoro e l'astuzia, riesce a costruire un'imponente fortuna. La sua ascesa sociale lo porta a sposare Bianca Trao, una nobildonna decaduta, con l'intento di ottenere il riconoscimento dell'aristocrazia. Tuttavia, Gesualdo si scontra con il pregiudizio e l'ostracismo sociale, rimanendo un "mastro" per i nobili e mai veramente un "don". La sua vita familiare è segnata da tragedie: la moglie non lo ama, la figlia Isabella, frutto di un adulterio, lo disprezza, e i rapporti con i parenti sono tesi. La fuga di Isabella con un cugino impoverito costringe Gesualdo a un matrimonio riparatore con il duca de Leyra, che lo impoverisce ulteriormente. La sua vita termina in solitudine, consumato da una malattia e abbandonato da coloro che aveva cercato di proteggere e innalzare.
Scena rurale siciliana ottocentesca con contadini al lavoro, casa di pietra ocra, carretto e asino, sotto un cielo azzurro.

Struttura narrativa e visione di Verga

Verga, nel suo romanzo, adotta una narrazione che si distacca dall'onniscienza tipica del romanzo ottocentesco, preferendo un approccio di impersonalità. Il narratore, pur essendo parte del mondo descritto, non si identifica con alcun personaggio, ma osserva e racconta gli eventi con distacco. "Mastro-don Gesualdo" si differenzia dai "Malavoglia" per l'ambiente sociale rappresentato, passando dalla vita popolare a quella borghese e aristocratica. Questo cambio di contesto permette a Verga di esplorare con maggiore acume le dinamiche sociali e le ipocrisie dei personaggi. Il romanzo utilizza il discorso indiretto libero per esprimere i pensieri e le emozioni di Gesualdo, una tecnica che consente di approfondire la psicologia del protagonista. Il conflitto tra l'aspirazione a relazioni umane sincere e la necessità di accumulare beni materiali è un tema centrale dell'opera, che riflette il dilemma morale e sociale dell'epoca.

Denuncia della "religione della roba" e riflessione sulla modernità

"Mastro-don Gesualdo" è una critica incisiva alla "religione della roba", l'ossessione per l'accumulo di beni che caratterizza la società dell'epoca e che porta il protagonista a una profonda sconfitta personale. Nonostante il successo economico, Gesualdo si trova isolato e infelice, incapace di stabilire legami affettivi genuini. Verga, con realismo e senza concessioni all'idealizzazione, dipinge un quadro amaro della lotta per l'esistenza. Il romanzo presenta Gesualdo come un eroe moderno, un uomo che si è fatto da sé e che rappresenta il progresso e l'ambizione, ma il giudizio dell'autore sul progresso è ambivalente: se da un lato riconosce la necessità storica del cambiamento, dall'altro ne mette in luce le conseguenze disumanizzanti.