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La maledizione di Narciso e la fonte incantata

Il mito di Narciso, narrato da Ovidio, racconta di un giovane di straordinaria bellezza e della sua fatale infatuazione per il proprio riflesso in una fonte incantata. Questo amore impossibile e l'eco di un desiderio inappagato conducono Narciso alla rovina, trasformandolo in un fiore, simbolo della sua triste vicenda.

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1

Nella mitologia greca, descritta da ______ nelle 'Metamorfosi', un giovane di nome ______ è colpito da una maledizione che lo fa innamorare della sua immagine.

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Ovidio Narciso

2

Il mito racconta che ______ sia stato attratto da un prato rigoglioso e da un bosco che proteggeva dal ______.

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Narciso sole

3

Incapace di distogliere lo sguardo dal proprio riflesso, ______ si consuma in un amore non corrisposto che lo porta alla distruzione.

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Narciso

4

Narciso: amore impossibile

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Narciso non può amare il riflesso perché è un'immagine, non una persona reale.

5

Ostacolo insormontabile

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L'acqua della fonte impedisce a Narciso di toccare il riflesso, simboleggiando barriere insuperabili nell'amore.

6

Ossessione di Narciso

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Il desiderio inappagato verso il riflesso alimenta un'ossessione che consuma la mente di Narciso.

7

Narciso, in preda alla ______, si chiede se qualcuno abbia mai provato un amore così intenso come il suo.

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disperazione

8

Consapevole della sua ______, Narciso non capisce perché non possa unirsi all'immagine che ama.

Clicca per vedere la risposta

bellezza

9

L'amore di Narciso è tale che non può essere ______ né ______.

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corrisposto condiviso

10

La vita di Narciso si estingue a causa di un desiderio ______, mentre Eco rispecchia il suo dolore.

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irrealizzabile

11

La ninfa ______, un tempo innamorata di Narciso, ora è costretta a ripetere solo le ultime parole degli altri.

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Eco

12

Incapacità di distacco di Narciso

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Narciso non riesce a staccarsi dal suo riflesso, simboleggiando l'auto-ossessione.

13

Trascuratezza dei bisogni essenziali

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Narciso ignora fame e sonno, indebolendosi fino alla morte.

14

Eco e Narciso

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Eco risponde a Narciso anche nell'ultimo saluto, evidenziando la sua persistente presenza.

Q&A

Ecco un elenco delle domande più frequenti su questo argomento

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La maledizione di Narciso e la fonte incantata

Secondo la mitologia greca, narrata da Ovidio nelle "Metamorfosi", Narciso è un giovane di eccezionale bellezza che viene maledetto dalla dea Nemesi a innamorarsi della propria immagine riflessa in una fonte. Questa fonte, situata in un luogo idilliaco e incontaminato, è al centro di un prato lussureggiante e circondata da un bosco che offre riparo dal sole. Il mito descrive come Narciso, attratto dalla bellezza del luogo e dall'acqua cristallina, si avvicini alla fonte per bere e venga catturato dall'immagine riflessa. Incapace di staccarsi dal suo riflesso, Narciso cade preda di un amore che lo condurrà alla propria rovina, incapace di riconoscere l'illusione in cui è caduto.
Giovane uomo dai lunghi capelli scuri riflette su sorgente cristallina in foresta rigogliosa con petali galleggianti.

L'illusione fatale e l'amore impossibile

L'infatuazione di Narciso per il proprio riflesso rappresenta un amore impossibile, poiché egli non riesce a comprendere che l'oggetto del suo desiderio è soltanto un'immagine. Consumato da sentimenti contrastanti, Narciso tenta invano di toccare e baciare il riflesso, ma ogni suo gesto è vano. La sua mente è ingannata dall'illusione, e il desiderio inappagato alimenta la sua ossessione. Il giovane si trova in un paradosso esistenziale: è contemporaneamente amante e amato, desiderante e desiderato. La sua situazione è aggravata dal fatto che l'unico ostacolo tra lui e l'amato è l'acqua della fonte, che rende impossibile ogni contatto reale.

La disperazione di Narciso e l'eco di un amore perduto

In preda alla disperazione, Narciso si interroga sulla possibilità che qualcuno abbia mai sofferto un amore tanto grande quanto il suo. Conscio della propria bellezza, non riesce a capire perché non possa raggiungere l'immagine amata. La sua agonia cresce quando si rende conto che l'amore che prova è per se stesso, un amore che non può essere corrisposto né condiviso. La sua vita si spegne nell'ardore di un desiderio irrealizzabile, mentre la ninfa Eco, precedentemente innamorata di lui e ora condannata a ripetere solo le ultime parole altrui, fa eco ai suoi lamenti, condividendo il suo dolore.

Il tragico epilogo e la nascita del fiore di Narciso

La fine di Narciso è segnata dalla sua incapacità di distaccarsi dall'immagine amata. Trascurando i bisogni essenziali come il cibo e il riposo, il suo corpo si indebolisce fino a perdere ogni segno di vita. Nel momento della morte, Narciso saluta per l'ultima volta il suo riflesso, e anche in questo Eco gli risponde. Dopo la sua morte, al posto del suo corpo, viene trovato un fiore, il narciso, caratterizzato da petali bianchi che circondano un cuore giallo, simbolo della sua bellezza perduta e della sua storia tragica. Il mito di Narciso si conclude con un monito sulla vanità e sui pericoli dell'auto-ossessione, che può portare alla distruzione di sé.