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La lotta di Gandhi per l'indipendenza indiana

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Mohandas Karamchand Gandhi e la sua campagna di satyagraha definirono la resistenza indiana contro le ingiuste leggi britanniche post-Prima Guerra Mondiale. Il massacro di Jallianwala Bagh e la Rowlatt Act furono momenti cruciali che influenzarono il movimento per l'indipendenza, portando Gandhi a promuovere la non violenza e l'autosufficienza attraverso il boicottaggio dei prodotti britannici e l'uso del khadi.

La Rappresaglia Britannica e la Risposta di Gandhi

Nel contesto postbellico della Prima Guerra Mondiale, il governo britannico introdusse in India la Rowlatt Act nel 1919, una legislazione che permetteva l'arresto e la detenzione di sospetti senza processo per periodi prolungati. Questa legge, percepita come un'ingiustizia flagrante, scatenò l'indignazione di Mohandas Karamchand Gandhi e di altri leader indiani. Gandhi, figura centrale del movimento di resistenza indiano, organizzò una campagna di disobbedienza civile non violenta, nota come satyagraha. Coordinò incontri con influenti personalità come Sarojini Naidu e Chakravarti Rajagopalachari per pianificare azioni di protesta pacifica. Il culmine di queste iniziative fu un giorno di sciopero nazionale il 6 aprile 1919, che vide l'intera nazione osservare un digiuno e dedicarsi alla preghiera in segno di opposizione alla legge. La protesta unì persone di diverse classi sociali e religioni, dimostrando la solidarietà panindiana. A Bombay, Gandhi si rivolse a una vasta assemblea di musulmani, mentre altri leader nazionalisti come Vallabhbhai Patel e Jawaharlal Nehru supportarono lo sciopero nelle rispettive regioni.
Filosofo indiano in meditazione seduto a terra con dhoti e scialle, espressione serena, seguaci sfocati sullo sfondo.

Il Massacro di Jallianwala Bagh e le Sue Conseguenze

L'atmosfera di tensione generata dalle draconiane leggi britanniche e dalla risposta non violenta di Gandhi degenerò in episodi di violenza in varie città. Ad Amritsar, l'uccisione di alcuni banchieri britannici da parte di una folla inferocita portò a una reazione brutale da parte delle autorità coloniali. Il 13 aprile 1919, durante la celebrazione del festival di Baisakhi, il generale Reginald Dyer ordinò ai suoi soldati di sparare su una folla pacifica radunata a Jallianwala Bagh, provocando la morte di centinaia di persone e il ferimento di molte altre, con stime che variano da circa 400 a oltre 1.000 vittime. Questo massacro suscitò una vasta condanna internazionale e indignazione anche all'interno della comunità britannica, nonostante alcuni sostenitori di Dyer avessero raccolto fondi in suo favore. Gandhi fu profondamente scosso dall'evento e comprese la necessità di una maggiore preparazione e disciplina nel perseguire la resistenza non violenta. Iniziò a diffondere i suoi insegnamenti attraverso la scrittura su pubblicazioni come "Young India" e "Navajivan", enfatizzando l'importanza del satyagraha come strumento di lotta politica.

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00

Rowlatt Act - Data di introduzione

Introdotta nel 1919, permetteva detenzioni senza processo.

01

Satyagraha - Significato

Movimento di disobbedienza civile non violenta guidato da Gandhi.

02

Sciopero nazionale contro Rowlatt Act - Data

6 aprile 1919, giorno di digiuno e preghiera in tutta l'India.

Q&A

Ecco un elenco delle domande più frequenti su questo argomento

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