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Mohandas Karamchand Gandhi e la sua campagna di satyagraha definirono la resistenza indiana contro le ingiuste leggi britanniche post-Prima Guerra Mondiale. Il massacro di Jallianwala Bagh e la Rowlatt Act furono momenti cruciali che influenzarono il movimento per l'indipendenza, portando Gandhi a promuovere la non violenza e l'autosufficienza attraverso il boicottaggio dei prodotti britannici e l'uso del khadi.
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Il governo britannico introdusse la Rowlatt Act in India nel 1919, una legge che permetteva l'arresto e la detenzione di sospetti senza processo
Campagna di disobbedienza civile non violenta
Gandhi organizzò una campagna di disobbedienza civile non violenta, nota come satyagraha, in risposta alla Rowlatt Act
Solidarietà panindiana
La protesta unì persone di diverse classi sociali e religioni, dimostrando la solidarietà panindiana
Il 13 aprile 1919, il generale Reginald Dyer ordinò ai suoi soldati di sparare su una folla pacifica radunata a Jallianwala Bagh, provocando la morte di centinaia di persone e il ferimento di molte altre
Nel 1920, Gandhi e altri leader del Congresso Nazionale Indiano lanciarono un appello per il boicottaggio totale delle istituzioni e dei prodotti britannici
Dopo il massacro di Chauri Chaura, Gandhi sviluppò il Programma Costruttivo, un piano di azione incentrato sull'educazione, l'igiene e l'integrazione sociale
Dopo essere stato arrestato e condannato a sei anni di reclusione, Gandhi fu trasferito alla prigione di Yeravda, dove continuò a leggere, scrivere e praticare la filatura del cotone
La sua incarcerazione non fece altro che rafforzare la sua determinazione e il suo impegno nella lotta per l'indipendenza indiana