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Il Vesuvio: un vulcano pericoloso e studiato

Il Vesuvio, stratovulcano della Campania, è noto per l'eruzione che distrusse Pompei ed Ercolano nel 79 d.C. Oggi, circa 700.000 persone vivono nella 'zona rossa', esposte al rischio di future eruzioni. Il Parco Nazionale del Vesuvio protegge la biodiversità e il patrimonio culturale dell'area, offrendo percorsi educativi e sentieri escursionistici.

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1

Ubicazione del Vesuvio

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Vulcano situato in Campania vicino Napoli, tra i più pericolosi per la densa popolazione circostante.

2

Complesso vulcanico Somma-Vesuvio

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Area che include il Vesuvio e il Monte Somma, origine oltre 25.000 anni fa, con il Vesuvio sviluppatosi in una caldera.

3

Zona rossa Vesuvio

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Area a rischio immediato in caso di eruzione, con circa 700.000 persone residenti.

4

Il poeta ______ menziona il Vesuvio come 'Vesevo' nel secondo libro delle Georgiche.

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Virgilio

5

Nel poema 'La Ginestra', ______ medita sulla forza distruttiva della natura, facendo riferimento al Vesuvio.

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Giacomo Leopardi

6

Un'altra ipotesi sull'origine del nome 'Vesuvio' lo associa alla parola latina che significa '______'.

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colei che emette fumo

7

Eruzione Vesuvio 79 d.C.

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Colonna eruttiva 15 km, distrusse Pompei/Ercolano/Stabia, testimone Plinio il Giovane.

8

Eruzione Vesuvio 1631

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Colonna eruttiva 19 km, distruzione insediamenti, evento catastrofico.

9

Eruzione Vesuvio 1906

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Studiata da G. Mercalli, 216 morti, 34.000 sfollati.

10

Il piano di evacuazione considera un'eruzione di tipo ______ con una colonna di cenere alta fino a ______ km e la possibile generazione di flussi ______ distruttivi.

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sub-pliniana 15 piroclastici

11

Anno istituzione Parco Nazionale del Vesuvio

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Istituito nel 1995.

12

Estensione Parco Nazionale del Vesuvio

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Oltre 8.000 ettari, 13 comuni inclusi.

13

Biodiversità Parco Nazionale del Vesuvio

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Più di 1000 specie di piante, fauna con specie endemiche e migratorie.

Q&A

Ecco un elenco delle domande più frequenti su questo argomento

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Il Vesuvio: Un Gigante tra Storia e Geologia

Il Vesuvio è uno dei vulcani più studiati e pericolosi del mondo, situato nella regione Campania, in prossimità della densamente popolata città di Napoli. Questo stratovulcano è celebre per la sua eruzione del 79 d.C., che seppellì le antiche città romane di Pompei ed Ercolano sotto una spessa coltre di cenere e lapilli. Il Vesuvio è parte del più ampio complesso vulcanico Somma-Vesuvio, che ha origine oltre 25.000 anni fa con la formazione del Monte Somma. Il collasso della parte sommitale di quest'ultimo ha dato vita alla caldera entro cui si è sviluppato il cono del Vesuvio. La zona circostante il vulcano è una delle aree a rischio vulcanico più densamente popolate al mondo, con circa 700.000 persone che vivono nell'area definita "zona rossa", a rischio immediato in caso di eruzione.
Vesuvio imponente con cratere visibile, pendii verdi del Parco Nazionale e sentieri serpeggianti, cielo azzurro sereno.

Etimologia e Primi Riferimenti Letterari del Vesuvio

L'origine del nome "Vesuvio" è oggetto di dibattito: alcune teorie suggeriscono una derivazione dal sanscrito "vasu" (fuoco), mentre altre propongono un legame con la parola latina "vesuvius", che significa "colei che emette fumo". Il Vesuvio è citato per la prima volta nella letteratura latina da Virgilio nel secondo libro delle Georgiche, dove è nominato come "Vesevo". Questa denominazione è stata successivamente ripresa da Giacomo Leopardi nel suo poema "La Ginestra", in cui il poeta riflette sulla condizione umana di fronte alla potenza distruttiva della natura.

Le Eruzioni Storiche del Vesuvio e il Loro Impatto

L'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) ha documentato 49 eruzioni del Vesuvio dal 1631 fino ai giorni nostri. L'eruzione del 79 d.C. è la più famosa, con una colonna eruttiva che raggiunse i 15 chilometri di altezza e la generazione di flussi piroclastici che annientarono Pompei, Ercolano e Stabia. Plinio il Giovane fornì una testimonianza oculare di questo evento. L'eruzione del 1631 fu un altro disastro significativo, con una colonna eruttiva che si innalzò fino a 19 chilometri e la distruzione di molteplici insediamenti. L'eruzione del 1906, studiata dal vulcanologo Giuseppe Mercalli, causò 216 vittime e circa 34.000 sfollati. L'ultima eruzione significativa è stata quella del 1944, che provocò la distruzione di diversi villaggi e la morte di 26 persone.

Scenari di Eruzioni Future e Preparazione al Rischio

La previsione delle eruzioni vulcaniche rimane una sfida scientifica, ma la Protezione Civile italiana ha elaborato piani di emergenza basati su tre possibili scenari eruttivi: pliniano (VEI 5), sub-pliniano (VEI 4) e stromboliano (VEI 3). Il piano di evacuazione è stato concepito considerando uno scenario di eruzione sub-pliniana, con una colonna eruttiva che potrebbe raggiungere i 15 km di altezza e la formazione di flussi piroclastici potenzialmente distruttivi. Questi piani sono essenziali per la salvaguardia delle popolazioni a rischio, considerando la densità abitativa dell'area circostante il vulcano.

Il Parco Nazionale del Vesuvio: Conservazione e Divulgazione

Il Parco Nazionale del Vesuvio, istituito nel 1995, copre un'area di oltre 8.000 ettari e comprende il territorio di 13 comuni. Il parco è dedicato alla conservazione dell'ecosistema unico del Vesuvio e alla protezione del suo patrimonio culturale e storico. Oltre 230 specie minerali sono state identificate nella zona, con alcune esclusive di questa località. La biodiversità è notevole, con più di 1000 specie di piante e una fauna che include specie endemiche e migratorie. Il parco offre percorsi didattici e sentieri escursionistici, tra cui quello che porta al cratere, offrendo ai visitatori l'opportunità di apprezzare la ricchezza naturale e culturale del Vesuvio.