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L'Italia post-unitaria e la sua classe dirigente: la Destra Storica e la Sinistra Storica, il brigantaggio nel Mezzogiorno, le riforme economiche e la questione di Roma. Scopri le dinamiche politiche, sociali ed economiche che hanno plasmato l'Italia moderna, dalle tensioni sociali del Sud alle politiche di inclusione della Sinistra e l'espansione coloniale.
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La Destra Storica, composta da aristocratici e borghesi, si concentrava su politiche conservatrici e di consolidamento dello Stato
La Sinistra Storica, più progressista, cercava di includere le classi popolari escluse dal suffragio ristretto
L'unificazione legislativa e l'adozione dei codici del 1865, basati sul modello sabaudo, furono fondamentali per l'omogeneizzazione del paese
Le nuove politiche statali, come l'introduzione di tasse e il servizio militare obbligatorio, causarono tensioni sociali nel Mezzogiorno
Il brigantaggio divenne un fenomeno endemico nel Mezzogiorno, espressione della resistenza popolare contro le condizioni di vita imposte
La confisca delle terre comunali, che passarono al demanio statale, aggravò la situazione nel Mezzogiorno
La Destra Storica si ispirò al modello di sviluppo economico di Cavour per promuovere riforme volte a modernizzare l'economia italiana
La Destra Storica eliminò i residui vincoli feudali e incentivò il libero scambio nel settore agricolo
Furono realizzati importanti investimenti nelle infrastrutture, come la costruzione di strade, ferrovie e servizi postali e telegrafici
Il Veneto fu annesso al Regno d'Italia nel 1866, dopo la Terza Guerra d'Indipendenza e grazie all'alleanza con la Prussia
La presa di Roma avvenne nel 1870, quando le truppe italiane entrarono in città attraverso Porta Pia
La legge delle guarentigie cercò di regolare i rapporti con la Chiesa, ma il papa Pio IX non riconobbe la legittimità dello Stato italiano su Roma
La Sinistra Storica, guidata da Agostino Depretis, salì al potere nel 1876 e promosse politiche di inclusione sociale e di espansione del suffragio
Depretis si impegnò nella lotta contro l'analfabetismo e ridusse la tassa sul macinato
Fu introdotta una riforma elettorale che ampliò il corpo elettorale durante il governo di Depretis
L'occupazione della Tunisia da parte della Francia nel 1881 fu un duro colpo per l'Italia, che aveva interessi economici e una significativa comunità emigrata in quella regione
L'Italia stringe alleanze con Germania e Austria-Ungheria, culminando nella firma della Triplice Alleanza nel 1882
L'Italia inizia una politica coloniale con l'occupazione di Massaua nel 1885 e la proclamazione della Colonia di Eritrea nel 1890