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L'AIDS: una malattia causata dal virus HIV

L'AIDS, causato dal virus HIV, distrugge le difese immunitarie rendendo il corpo vulnerabile a infezioni e tumori. Scopri sintomi, trasmissione e prevenzione.

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1

Agente causale dell'AIDS

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Virus HIV - compromette il sistema immunitario.

2

Cellule bersaglio dell'HIV

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Linfociti T CD4+ - essenziali per la risposta immunitaria.

3

Terapia per l'AIDS

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Terapia antiretrovirale - rallenta il deterioramento immunitario.

4

Le glicoproteine ______ e ______ sono cruciali per l'attacco dell'HIV alle cellule ______, facilitando l'ingresso del virus.

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gp120 gp41 CD4+

5

Ciclo vitale HIV: ingresso e conversione

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HIV entra nella cellula ospite e converte RNA in DNA provirale per integrarsi nel genoma ospite.

6

Latenza vs replicazione HIV

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HIV può rimanere inattivo o replicarsi, rilasciando nuovi virioni e potenzialmente uccidendo la cellula ospite.

7

Conseguenze perdita linfociti T CD4+

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Diminuzione linfociti T CD4+ indebolisce risposta immunitaria, aumentando rischio infezioni e tumori.

8

Il secondo tipo di HIV, denominato ______-2, si trova principalmente in ______ occidentale.

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HIV Africa

9

Prevenzione HIV

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Uso preservativi, pratiche sessuali sicure, aghi sterili, screening sangue donato.

10

Trasmissione HIV madre-figlio

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Durante gravidanza, parto, allattamento; prevenibile con trattamenti antiretrovirali.

11

La profilassi ______-esposizione è una strategia farmacologica per ridurre il rischio di infezione da HIV in individui ad ______ rischio.

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pre alto

12

Il rischio di contrarre l'HIV tramite aghi contaminati è elevato tra chi fa uso di droghe ______, ma è molto ______ in caso di punture accidentali.

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iniettabili basso

Q&A

Ecco un elenco delle domande più frequenti su questo argomento

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Definizione e Caratteristiche dell'AIDS

L'AIDS (Sindrome da Immunodeficienza Acquisita) è una condizione patologica grave causata dal virus dell'immunodeficienza umana (HIV), che compromette il sistema immunitario dell'ospite. L'infezione da HIV porta a un progressivo deterioramento delle difese immunitarie, in particolare dei linfociti T CD4+, cellule fondamentali per la risposta immunitaria. Di conseguenza, l'individuo affetto da AIDS diventa suscettibile a infezioni opportuniste e neoplasie, che in condizioni normali sarebbero facilmente contrastate dal sistema immunitario. La malattia si manifesta con un ampio spettro di sintomi, che variano a seconda delle infezioni e delle complicanze associate, e senza un'adeguata terapia antiretrovirale può portare a esiti fatali.
Microscopio elettronico con dettagli neri su tavolo da laboratorio, provette colorate in supporto blu, strumenti in vassoio acciaio e guanto lattice.

Eziologia e Struttura dell'HIV

L'HIV è un retrovirus identificato per la prima volta nel 1983. Il suo genoma è costituito da RNA e si replica all'interno delle cellule ospiti grazie all'enzima trascrittasi inversa. Il virus è avvolto da un involucro lipidico, che include le glicoproteine gp120 e gp41, fondamentali per l'attacco alle cellule CD4+. L'HIV si lega a queste cellule tramite la gp120, che interagisce con il recettore CD4 e con i corecettori CCR5 o CXCR4, permettendo l'ingresso del virus. La variabilità genetica dell'HIV, dovuta alla sua elevata tasso di mutazione e alla ricombinazione genetica, contribuisce alla resistenza ai farmaci e alla difficoltà di sviluppare un vaccino efficace.

Ciclo Vitale e Impatto dell'HIV sul Sistema Immunitario

Il ciclo vitale dell'HIV inizia con l'ingresso nella cellula ospite e la conversione del suo RNA in DNA provirale, che si integra nel genoma dell'ospite. Il virus può rimanere latente o iniziare a replicarsi, producendo nuovi virioni che vengono rilasciati dalla cellula, spesso causandone la morte. La progressiva perdita di linfociti T CD4+ compromette la risposta immunitaria, rendendo l'individuo vulnerabile a infezioni e tumori. La risposta immunitaria contro l'HIV è complessa e coinvolge sia la risposta cellulare che quella umorale, ma il virus ha sviluppato meccanismi sofisticati per eludere il sistema immunitario.

Diffusione e Varianti dell'HIV

L'HIV si divide in due tipi principali: HIV-1, responsabile della maggior parte delle infezioni a livello mondiale, e HIV-2, meno diffuso e prevalentemente circoscritto all'Africa occidentale. Entrambi i tipi presentano diversi sottotipi e varianti, che possono influenzare la trasmissibilità, la progressione della malattia e la risposta al trattamento. L'HIV è sensibile a fattori ambientali come il calore e i disinfettanti, ma può persistere in alcuni fluidi corporei al di fuori dell'ospite per un periodo limitato, mantenendo la capacità di trasmettere l'infezione.

Modalità di Trasmissione dell'HIV

L'HIV si trasmette principalmente attraverso il contatto con sangue, sperma, secrezioni vaginali e latte materno infetti. Le vie di trasmissione includono rapporti sessuali non protetti, condivisione di aghi o siringhe contaminati, trasmissione da madre a figlio durante la gravidanza, il parto o l'allattamento, e, raramente, trasfusioni di sangue o trapianti di organi infetti. La prevenzione si basa sull'uso di preservativi, pratiche sessuali sicure, aghi sterili e screening del sangue donato.

Prevenzione e Rischi di Contagio

La prevenzione dell'HIV si concentra sull'educazione alla salute sessuale, l'uso di aghi e siringhe sterili, e la sicurezza nelle trasfusioni di sangue e nell'uso di emoderivati. La profilassi pre-esposizione (PrEP) e la profilassi post-esposizione (PEP) sono strategie farmacologiche efficaci per ridurre il rischio di infezione in individui ad alto rischio o dopo un potenziale contatto con il virus. Il rischio di trasmissione attraverso aghi contaminati è significativo tra i consumatori di droghe iniettabili, ma è molto basso in caso di punture accidentali. Il personale sanitario segue protocolli rigorosi per prevenire la trasmissione di HIV e altri patogeni trasmissibili attraverso il sangue.